Che attacco alla Juve: “Petrelli, Portanova e Tongya valgono 43 milioni di euro? Siamo fessi noi o lo è la Consob?”

Il giornalista e scrittore Gigi Moncalvo ha parlato della Juventus dopo la notizia dell’indagine della Consob ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Le sue dure parole:

“Mi pare che la scorsa settimana avessimo invocato l’intervento della Consob. Le attività sono iniziate il 12 luglio, se lo avvisi in una data mentre la campagna acquisti è ancora in corso l’indagato riga dritto ed evita di fare ciò che ha fatto in passato. La Consob avrebbe dovuto avvisare la Juve a meno di 24 ore dalla fine del mercato, così ha acceso i fari sui 43 milioni di ricavi dal player trading e sui 30, in particolare di plusvalenza. Altri 12 sono arrivati da prestiti ed altro. Possibile che il trasferimneto di Tongya valga un capitale che sommato al trasferimento di Portanova e Petrelli conduce a 43 milioni di euro di plusvalenza?”

“Siamo fessi noi o lo è la Consob? La lettera del 12 luglio è sospetta, solitamente mandi gli ispettori e basta. Il traffico è spesso avvenuto con il Genoa. Sono curioso di capire cosa abbia mostrato Preziosi agli americani che hanno comprato il club sul valore dei calciatori della Juventus. Consob deve stare attenta a far girare voci per non alterare il titolo in borsa. Da quel 12 luglio ci sono molte vicende che avrebbero dovuto attirare l’attenzione della Consob, come il caso Ronaldo”

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“Perchè Agnelli, dovremmo chiedera alla Consob, ha comunicato la scelta della Superlega la domenica sera? Perchè il lunedì il titolo è schizzato in borsa? La Juve U23? Ha aumentato i traffici di plusvalenze per 280 milioni muovendo solo 1 milione di euro cash”

“La Juve è una società per azioni ha obblighi particolari. La Consob ha l’obbligo di tutelare gli azionisti. Dovrebbero aprire un’indagine parallela per indagare sugli aspetti sportivi ma non avverrà”

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