Continua il perfetto déjavù della stagione 2015-2016: dopo il tonfo delle prime tre gare di campionato, una prestazione convincente in Champions. Come allora, però, ci si aspetta anche in Serie A un’inversione di marcia.
Szczesny 6: partita in cui non viene praticamente mai impegnato, e anche quando viene chiamato in causa si mostra più sicuro. Forse il numero 1 della Juventus aveva bisogno di questa tranquillità: già dalla prossima si potrà valutare se la scelta di Allegri di impiegarlo nonostante le momentanee difficoltà ha sortito effetti positivi.
Danilo 6.5: prova assolutamente positiva come quella di tutta la squadra. Anche durante la compassata prima parte del primo tempo, la capacità di giocare molto alto mantenendo solidità ed efficacia lo stava facendo risaltare come uno dei migliori.
Bonucci 7: perfetto in chiusura e in impostazione. Non ha avuto avversari difficili, ma va evidenziata comunque la prova da leader assoluto. Inappuntabile.
De Ligt 7: per lui vale esattamente lo stesso discorso fatto per Bonucci (dall’86’ Rugani sv).
Alex Sandro 7.5: gol del vantaggio e una prova che ha il sapore di nostalgia. Lo si è detto spesso negli ultimi anni: la Juventus ha bisogno di questo Sandro, non della sua ombra.
Cuadrado 7: questa squadra non può prescindere dal colombiano: lo si è visto alla prima, lo si è appurato oggi. Se la prima Juve di Allegri trovava in Cuadrado un jolly da poter inserire a piacimento in qualsiasi posizione, ora il ragazzo deve essere un titolare indiscutibile (dall’82’ Kulusevski sv).
Bentancur 6.5: una prova di spessore, ma non basta. Vanno ancora corrette quelle saltuarie defezioni che lo portano spesso a prendere scelte sbagliate nel corso delle ripartenze (dal 67′ McKennie 6: ancora arrugginito, e non è una buona notizia considerando la fiducia che Allegri ha riposto nelle sue caratteristiche all’inizio della preparazione. Fa comunque il suo quando entra).
Locatelli 6.5: come già detto in occasione della sconfitta contro il Napoli, è il centrocampista che serve alla Juve, per qualità e quantità. Cresce gara dopo gara e continua a migliorare la sua condizione fisica.
Rabiot 6.5: convincente come tutti. Il suo strapotere fisico ricorda che questo ragazzo ha qualità ancora inespresse.
Dybala 7: ci si sarebbe aspettato qualcosa in più da lui nel momento in cui la partita ha vissuto la sua fase di stallo. La sua partita, comunque, è in crescendo: sbaglia un gol sullo 0-0 che avrebbe potuto pesare tanto, poi segna un rigore procurato da Morata e infine, nel secondo tempo, sale definitivamente in cattedra. Domenica sarà la sua partita. Deve esserlo (dall’82’ Ramsey sv).
Morata 7: mezzo voto in meno per qualche gol sprecato che fortunatamente non ha pesato sul risultato finale. In ogni caso, anche per lui prestazione molto convincente, fatta di sponde, intuizioni e iniziative illuminanti (dal 67′ Kean 6: serviva dargli minuti in una condizione di relativa tranquillità. Gli viene annullato istantaneamente un gol per fuorigioco, dimostrando un’ottima capacità di inserimento, che non scopriamo oggi).
All. Allegri 7: botta di orgoglio della sua squadra contro un’avversaria non difficile ma comunque fastidiosa, e il merito, quantomeno sotto il punto di vista della tenuta mentale dopo questo avvio in campionato, va dato a lui.
Vincenzo Marotta
This post was last modified on 15 Settembre 2021 - 09:20