Kean: “Juve sempre nel mio cuore. Se tornerò? Vedremo”

Moise Kean, giovane talento del calcio italiano, dopo le esperienze nella Juve di Max Allegri e nell’Everton di Carlo Ancelotti, è ora in forza al Paris Saint Germain dove ha collezionato ben 12 gol, bottino importante visto che come partner d’attacco si ritrova gente come Neymar e Mbappè.

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il giovane talento azzurro ha parlato della sua esperienza a Parigi, ha riassaporato i ricordi della sua avventura in bianconero e proprio in merito ha parlato di un suo ritorno a Torino.

L’INTERVISTA

Su Mbappè e Neymar : “Sono i due attaccanti più forti che ci siano, è bellissimo giocare con loro.”

Quale ruolo preferisce: “Esterno o prima punta? Ovunque decida l’allenatore, l’importante è fare bene, segnare e aiutare la squadra a vincere.”

L’allenatore più importante: “Per me l’allenatore più importante è stato Corrado Grabbi. Lui mi ha tolto dalla strada, mi ha fatto conoscere la realtà del calcio. Gli devo molto, ancora oggi mi chiama per darmi consigli. Anche Grosso è stato molto importante per la mia crescita, nella Primavera mi ha fatto capire come era il calcio vero. Poi devo ringraziare anche Allegri che nonostante la mia testa calda ha creduto in me, gli sono grato.”

Sull’addio alla Juventus: “Un po’ mi è dispiaciuto, la Juve ha sempre creduto in me, senza la società non sarei dove sono ora. Ma poi ho capito che la vita di un giocatore è fatta così e me ne sono fatto una ragione.”

Su un suo ritorno a Torino: ” Se tornerò? Questo non lo so. Ora mi godo le semifinali, poi vedremo. Se sapessimo quello che succede domani saremmo tutti ricchi.”

Il difensore più difficile che ha incontrato: “Senza dubbio Van Dijk. E poi Giorgio Chiellini, sono fortunato ad averlo incontrato solo in allenamento, ho ancora una cicatrice.”

Come veniva trattato dagli anziani della Juve: “Giorgio era il saggio del gruppo, mi trattava come un fratellino piccolo, mi dava sempre consigli su come entrare in un gruppo e starci, consigli che porto sempre con me.”

Poi un pensiero su Allegri: “Particolare però a me piaceva molto. Magari scherzando ti stimola a lavorare di più. Lui ti fa una battuta, tu ridi. Però poi capisci che facendoti ridere ti ha voluto dare un consiglio. Mi ha aiutato molto questo, a lui devo tanto.”

Infine un giudizio sulla Nazionale: “Siamo migliorati molto, abbiamo un bel gruppo all’Europero penso possiamo fare davvero bene. Squadra e giocatori di altissimo livello. Sono fiducioso nel risultato finale.”

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