Angelo Di Livio, ex calciatore di Juventus e Fiorentina, in vista del match di domenica tra i viola e i bianconeri ha parlato ai microfoni di TMW Radio, ecco le sue dichiarazioni:
Sulla SuperLeague: “Non so chi abbia avuto questa pallida idea della Superlega, ma è veramente sorprendente in negativo: tutti devono avere possibilità di sognare, senza un cerchio chiuso che comandi. La nuova Champions mi sembra interessante, appoggio la formula”.
Su come ne esce Andrea Agnelli da questa vicenda: “Malissimo. Lui come tutti quelli che volevano aderire alla Superlega. Ho sentito le parole di Maldini che non sapeva nulla, queste squadre ne escono malissimo e dovranno recuperare la fiducia che avevano fino a pochi giorni fa. Devono assumersi tutte le responsabilità: potevano farne a meno in un momento così delicato”.
Sui cambiamenti e se c’è bisogno di cambiare: “Il momento è quello, c’è bisogno di capire dove migliorare il calcio, specie in un momento in cui i presidenti non hanno introiti così importanti. Ripartiamo da zero, il campo deve essere giudice. Partiamo da una base importante per tutti”.
Sulla UEFA: “Qualche falla c’è sicuramente, ma non mi sembra di vedere problematiche. Se c’è da migliorare, si può fare: fanno tante riunioni, magari condividendo le opinioni di tutti riescono a capire cosa fare. Devono essere coinvolte tante teste, perché se decidono sempre gli stessi non si migliora mai”.
Sulle responsabilità dell’Assocalciatori: “L’associazione è giusto che tuteli i calciatori, servirà soprattutto farlo con chi gioca nelle categorie inferiori, che avrà problemi più importanti. Per me stanno facendo un ottimo lavoro, ci sono situazioni sconvolgenti ed imbarazzanti e l’AIC è sempre pronta ad intervenire. In questa situazione c’è bisogno di unirsi e fare gruppo tutti insieme”.
Marcello Lippi direttore tecnico può aiutare la Juventus? “Vista la sua esperienza prima da giocatore e poi da allenatore, ha vinto tantissimo, sia una figura importante. Non so se alla Juventus serve, ma chi prende Lippi fa un grande acquisto. Leggevo della Fiorentina…”.
Se potrebbe essere il profilo giusto: “Sa parlare di calcio, sa confrontarsi con i giocatori e gestire le società. Rispondo positivamente alla domanda di prima”.
Qualche suo ricordo di Fiorentina-Juventus: “Lato Juve dico che Firenze è sempre stato un campo difficile, mentre sponda viola mi prendo il 3-3 a Torino con Terim, grandissima partita: quella è stata una Fiorentina veramente forte”.