Giovanni Galli, ex portiere, è stato intervistato dal Corriere della Sera e si è soffermato a parlare della costruzione dal basso e dell’errore di Bentancur contro il Porto. Ecco le sue parole:
“I portieri non si tirano indietro e accettano sempre la sfida: sanno che ormai sono considerati dei giocatori di movimento che sanno parare. Anche se la priorità resta quella di usare bene le mani per evitare i gol, la capacità di un portiere di leggere il gioco e partecipare attivamente alla sua costruzione è diventata chiara. Un errore nella costruzione non può essere paragonato a una papera con le mani? Credo che sia giusto ragionare così. Sacchi voleva che io restassi fuori dall’area di rigore quando la squadra attaccava: contro la Lazio, Maldini mi fece un pallonetto… Pensiamo al gol del Porto contro la Juventus, e quindi al retropassaggio di Bentancur a Szczesny, anche se la costruzione c’entra poco: il pallone al portiere non va mai dato dentro lo specchio. Mai“.