LE PAGELLE | Juventus-Dinamo Kiev 3-0: Chiesa determinante, De Ligt che brivido!

La Juventus rimedia in qualche modo alla brutta prestazione di sabato annichilendo una Dinamo Kiev che ha saputo comunque rendersi pericolosa a suo modo. Miglior giocatore di giornata è Federico Chiesa: per lui un gol e un assist (e mezzo). Dybala intanto resta in panchina per tutta la gara

Szczesny 7: dalle sue parti arrivano solo tre velenosissime occasioni: salva la partita. Anche oggi.

Demiral 6: esce per evitare di forzare la mano. Ogni tanto si lascia andare a pericolosi svarioni, ma in fin dei conti la sua prestazione è piuttosto pulita (dal 68′ Dragusin 6: esordio in Champions a 18 anni. Già non farsi tremare eccessivamente le gambe è indice di personalità).

Bonucci 6: non avere a che fare con una punta di ruolo gli rende la vita abbastanza semplice. Nonostante ciò rischia di provocare un rigore per aver dedicato nel primo tempo un abbraccio eccessivamente affettuoso all’indirizzo di un avversario. Alla fine la sufficienza è meritata, ma in fase di marcatura lascia sempre qualche brivido (dal 62′ Danilo 6: entra per far rifiatare Bonucci. Deve solo amministrare. Voto politico).

De Ligt 5.5: sbaglia un intervento decisivo nel primo tempo che poteva essere fatale: questa è la vera notizia di giornata. Il giudizio sulla sua partita risente molto di quell’errore.

Alex Sandro 6.5: sprazzi veri di ciò che fu. Un assist splendido per Chiesa e un altro dopo il quale Ronaldo becca la traversa. Così sì.

Chiesa 7.5: MVP, e fa anche piacere per il ragazzo. Per lui un gol, un assist (e mezzo) e tanta corsa. Ingaggia un duello abbastanza equilibrato con Tsygankov, anche se qualche volta si lascia saltare con troppa facilità. Però la vince praticamente lui (dal 76′ Kulusevski 5: entra male anche stasera: tocca due palloni e ne perde altrettanti).

Bentancur 6: dà l’impressione di poter offrire sempre qualcosa in più. Corre, tanto, ma fino a questo momento non ha certamente confermato le ottime prestazioni dell’anno scorso. Involuto (dal 76′ Arthur sv)

McKennie 6.5: la sua presenza è oro a centrocampo. Anche a lui, come al suo collega di reparto, non mancano i polmoni, ma ha motivazioni e sicurezza diverse. Pare quasi che goda di una serenità diversa.

Ramsey 5.5: forse la prima partita realmente sottotono tra quelle giocate fino ad ora. Sbaglia troppi passaggi, abbandonandosi qualche volta anche a passaggi velenosi (dal 62′ Bernardeschi 6: non fa danni, e anzi sembra quasi entrare con una certa vena propositiva).

Morata 7: prima del gol, una partita di grande sacrificio. La Juve non può prescindere dalla sua presenza in campo: dopo il gol negato nel primo tempo e quello scippato da Ronaldo, la rete nel finale è un premio assolutamente meritato.

Ronaldo 7: il suo 750esimo gol in carriera lo aveva immaginato un tantino diverso, e forse è anche per questo che non esulta. La sua zampata, però, pare determinante perché il pallone colpito da Morata sarebbe andato a finire sul palo. Una traversa nel primo tempo e una violenta conclusione parata da Bushchan. In mezzo il solito lavoro prezioso per la manovra della squadra. Infinito.

All. Pirlo 7: alla sua Juve non manca l’amore per il brivido, ma serviva proprio una vittoria del genere per riscattare la brutta figura rimediata a Benevento. Ora il Derby e poi il Barcellona per provare a conquistare il primato, con un piglio sempre più propositivo.

L’AVVERSARIO

Dinamo Kiev (4-3-3): Bushchan 5; Kedziora 5, Zabarnyi 5, Popov 5, Mykolenko 5 (dall’84’ Karavaev sv); Shepelev 5.5 (dal 72′ Garmash sv), Sydorchuk 6, Shaparenko 6; Tsygankov 6, Verbic 5.5 (dal 72′ Supriaga sv), Rodrigues 5 (dal 72′ De Pena sv). All. Lucescu 5.

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