La fascia di capitano gli è rimasta tatuata sulla pelle dall’11 marzo di due anni fa quando indossò quella dell’Ajax in Eredivisie. Matthijs de Ligt aveva 18 anni e 7 mesi. De Ligt è sempre stato precoce: mentre i suoi coetanei esordivano, lui divorava un record dopo l’altro, grazie alla sua tempra fuori dal comune. Alla Juventus la fascia da capitano segue percorsi obbligati legati all’anzianità e de Ligt è arrivato solo un anno e mezzo fa a Torino, scrive La Gazzetta dello Sport. Difficilmente quindi la indosserà nell’immediato, però si muove, parla e agisce in mezzo al campo come se già fosse capitano, come se sapesse già che in futuro il regno in bianco e nero sarà suo. Senza Chiellini e Bonucci, entrambi infortunati, la Juventus ha trovato un nuovo leader, che ha tutto per diventarne il degno successore. Sempre che la Juve riesca a difendersi dagli attacchi del top club europei, che lo hanno corteggiato a lungo prima che lui scegliesse la Signora.
De Ligt è stato pagato tanto (75 milioni), ma la dirigenza bianconera è sempre stata convinta che valesse quella cifra fino all’ultimo centesimo. Insieme a Demiral sarà il totem della difesa del prossimo decennio. La Juventus però dovrà blindarlo, rispedendo no a ogni proposta, anche indecente. E lui, che a Torino si è ambientato benissimo, dovrà restare fedele alla scelta fatta un anno e mezzo fa, quando si lasciò sedurre dal fascino del bianconero, preferendola al Barça.