Lunga intervista ai microfoni ‘El Partidazo’ su Cope e Radio Marca per Alvaro Morata. Futuro, passato e presente: quesi i temi affrontati dall’attaccante.
Il bianconero è stato appena convocato dalla Nazionale spagnola, e non nasconde tutta l’emozione da lui provata: “L’obiettivo di qualunque giocatore è tornare in Nazionale. Un giocatore lavora per cose come questa e soffre quando vede le partite in televisione. Una delle poche cose che mi mancano è vincere con la Spagna. È stato duro non esserci, soprattutto nell’anno dell’Europeo”.
Guarda con affetto anche alla sua ex squadra, l’attaccante, lodando però anche la maglia da lui adesso indossata: “È difficile da spiegare. Mi dà fastidio che ogni cosa che dico debba fare notizia. Non ho mai detto che stavo male all’Atletico, Simeone merita tutto il mio rispetto. Mia moglie non mi sopporta più perché vedo tantissime partite dell’Atletico ed esulto ai loro gol. Sono felice che le cose gli vadano bene.
Un giocatore poi deve esaminare le sue opzioni e in quel momento la cosa migliore per me era la Juve. Avevo fatto iscrivere i bambini a scuola a Madrid. È normale che il club cerchi la miglior soluzione, non ho intenzione di dire perché sì o perché no. Mi addolora leggere alcuni titoli che mi prendono in giro perché sono grato ai club in cui sono stato. Ma quando sei piccolo hai sempre una squadra per cui tifi e io sono e sarò dell’Atletico. Voglio che sia molto chiaro che sono grato all’Atletico”.
Sul tecnico della squadra spagnola Morata si pronuncia così: “Ho un buon rapporto con lui e gli auguro il meglio. Non so se ci rincontreremo o se tornerò a vestire la maglia dell’Atletico. Al momento sto bene bene e sono tranquillo, ma nella vita non si sa mai”.
Quando poi gli viene chiesto quale potrebbe essere un’altra tappa della sua carriera il bianconero risponde: “Vorrei chiudere la carriera con la maglia del Getafe. Sono molto amico del presidente, loro mi hanno accolto da ragazzo, dopo l’Atletico, e mi hanno aiutato a diventare il calciatore che sono oggi, mi piacerebbe finire lì”.
Morata nelle precedenti settimane ha fatto molto parlare di sè per il suo particolare rapporto con il Var; quando gli viene chiesto un parere a riguardo, lui risponde così: “Credo che contro il Barcellona io abbia fatto una grande partita, ma le persone si ricordano solo del fuorigioco. Sul terzo gol Busquets mi ha detto che non credeva fosse fuorigioco”.
L’ultima domanda, poi, riguarda la sua attuale squadra e un suo compagno in particolare: “Cristiano Ronaldo? “Ho sempre avuto un buon rapporto con lui.
Era tanto tempo che non giocavo più di sei partite con più di 70 minuti in campo. Sicuramente sono maturato tardi, ma ho imparato da ogni tappa. Una finale di Champions Juventus-Atletico? Lo spero, anche se sarebbe meglio contro un’altra squadra perché contro l‘Atletico è sempre difficile segnare”.
This post was last modified on 10 Novembre 2020 - 22:02