È atteso ad ore l’annuncio del Premier Conte sul nuovo Dpcm che il Governo sta per approvare. Tra le novità più importanti c’è l’orario dello stop alla mobilità.
Il Premier si è battuto affinché l’orario fosse stabilito alle 22, anziché alle 18 (prima) e le 21 (dopo), come si era paventato negli scorsi giorni. Si attende comunque l’ufficialità del nuovo decreto.
Nuovo Dpcm, in arrivo l’annuncio del Premier Conte
Il Corriere. it riporta anche altre anticipazioni che dovrebbero essere contenute nel nuovo Dpcm che il Premier Giuseppe Conte dovrebbe sottoscrivere in serata. Le norme entreranno in vigore dal 5 novembre e fino al 3 dicembre. Le norme valide in tutta Italia.
Tra le norme di livello nazionale ci sono:
- limitazione della circolazione delle persone, il cosiddetto coprifuoco alle 22;
- ritorno dell’autocertificazione: per uscire di casa dopo le dieci di sera occorrerà provare di doverlo fare per ragioni di lavoro necessità e salute
- chiusura dei musei e delle mostre;
- didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, salvo attività laboratori in presenza; per le scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo che per i bimbi al di sotto dei 6 anni);
- nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
- coefficiente di riempimento massimo del 50 per cento sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale;
- chiusura di bar e ristoranti alle 18 (ma con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica);
- sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni “a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica”;
- chiusura degli angoli scommesse e giochi nei bar e nelle tabaccherie;
- resta come sempre fortemente raccomandato a tutti, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio o per motivi di salute.
Ulteriori norme di sicurezza prevederanno una divisone tra le Regioni in base alla gravità dell’espansione del virus. Ci saranno Regioni con zona “arancione” e altre considerate zona “rossa”.
Cosa accadrà nelle Regioni a zona arancione
- sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza). Saranno consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita, e sarà consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza;
- sarà vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune
- saranno sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio;
Cosa accadrà nelle Regioni a zona rossa
- vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (sempre salvo necessità e urgenza).
- chiusi i negozi al dettaglio, tranne: alimentari, farmacie, edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari;
- chiusa l’attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie: resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto
- sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto
- è consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate) in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale
- attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media
- sospese attività di parrucchieri, barbieri, estetisti.
I provvedimenti saranno valutati su base settimanale, e avranno la durata minima di 15 giorni: se una Regione entra in zona «rossa», vi rimarrà per due settimane almeno.
Attenzione: il meccanismo è semiautomatico, nel senso che ogni Regione si collocherà in uno scenario (arancione o rosso) in base a criteri oggettivi. Ma fondamentale sarà il ruolo del ministro della Salute, che potrà adottare ordinanze d’intesa con il presidente della Regione per prevedere l’esenzione dell’applicazione di una o più misure restrittive, anche in specifiche parti del territorio regionale.
Le Regioni che, ad oggi, sarebbero a rischio lockdown sono Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria.
La Campania, per il momento, dovrebbe essere considerata Regione a zona arancione.
This post was last modified on 3 Novembre 2020 - 20:54