Chi lo hai seguito durante il corso per diventare allenatore lo ha già definito al top. Chi lo ha visto in campo, sa che top può diventarci. Chi si chiede invece come giocherà la sua Juve, dovrà però attendere un po’. Intanto, si possono fare delle ipotesi.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, Pirlo è stato calciatore duttile e in grado di adattarsi a diversi sistemi di gioco. Completamente diverse sono, per filosofia e disposizione in campo, le squadre con le quali ha vinto.
Dalla difesa a 3 di “contiana memoria”, all’albero di Natale di Ancelotti, il maestro ha sempre trovato posto e adesso, può mettere tutto insieme da bordo campo.
L’idea di calcio di Pirlo dovrebbe basarsi sul “gioco di posizione” e sulla ricerca del terzo uomo. Un continuo movimento degli interpreti in campo atto a trovare spazi e non vincolato ad un unico sistema di gioco.
Del resto proprio Pirlo, durante una diretta Instagram con Del Piero, aveva dichiarato di amare il 4-3-3 ma di essere aperto a tanti altri sistemi di gioco. Quello che conta sarebbe l’idea di base e la voglia di offendere tramite il possesso e la costruzione dal basso.
Renzo Ulivieri che lo ha seguito nel corso da allenatore ha dichiarato: “Se parliamo di conoscenze, è ai livello massimi nel mondo perché si è preparato. Pirlo è uno convinto, eccezionale. Non si è limitato al calcio dei
suoi tempi, ha tenuto qualcosa ed è andato avanti, avanti, avanti. Immagino una sua squadra che cambia pelle, senza un sistema di gioco di riferimento. Pirlo non usa tante parole ma ha personalità”
This post was last modified on 10 Agosto 2020 - 09:55