Circa un anno fa, quasi esattamente in questo periodo, i tifosi bianconeri attendevano con ansia l’inizio del primo campionato sotto la nuova gestione a cura di Maurizio Sarri. Una delle più grandi curiosità legate alla prima Juventus post-Allegri, vedeva protagonista il reparto offensivo della squadra, vantante profili del calibro di Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Gonzalo Higuain. Il campionato di Serie A, ora, è giunto al termine, e quello che il tecnico bianconero definiva “un tridente da bar” ha regalato alla Juve ben 63 reti, ossia il 67% dei goal messi a segno in totale in questa stagione (94). Parliamo di numeri che non possono corrispondere ad una bocciatura generale, ma è evidente che uno dei tre esponenti offensivi non ha convinto tanto quanto gli altri due. È il caso del Pipita Higuain, un anno fa deciso a rimanere alla Juventus per giocarsi le proprie carte, oggi considerato un esubero fra le fila bianconere. La Juventus potrebbe privarsi dell’argentino in vista della prossima sessione di mercato, a quel punto la priorità sarà trovare un degno erede alla maglia numero 9, resa vacante dallo stesso Pipa nel 2018.
In lizza, attualmente, vi sarebbero tre profili, differenti per caratteristiche, ma tutti potenzialmente utili alla causa. Scopriamoli assieme.
Inutile negarlo: il rapporto fra il centravanti polacco ed il Napoli è giunto da tempo ai minimi termini. Il classe 1994 è approdato in Campania nell’estate 2016 come erede proprio di Higuain, ma due gravissimi infortuni ne hanno inevitabilmente compromesso il rendimento. Nonostante tutto, con addosso la maglia del Napoli, Milik ha raccolto 121 presenze e messo a segno 48 reti, 14 delle quali nel corso di questa stagione. Le caratteristiche da vero bomber rendono il 26enne un profilo ideale per una Juventus che necessita di un rapinatore d’aria. Unica pecca? Forse la fragilità, viste le 8 gare saltate quest’anno per acciacchi muscolari. Uno scambio alla pari con Bernardeschi metterebbe d’accordo le due compagini ed i rispettivi interessi.
Per comprendere le qualità della punta colombiana non basta guardare gli straordinari numeri della sua Atalanta. Delle 98 reti messe a segno dalla Dea in campionato “solo” 18 portano la firma del classe 1991. Meno giovane di Milik, ma per molti più gettonato del polacco. Trattasi di un calciatore fisicamente devastante, ma che ha trovato la propria identità solo una volta giunto in nerazzurro. Nel corso delle passate stagioni trascorse in Italia, Zapata non era infatti mai riuscito ad imporsi a tal punto, né in forza all’Udinese, tanto meno fra le fila di Sampdoria e Napoli. La Juventus segue il centravanti sudamericano, che grazie a quanto di buono dimostrato con Gasperini, potrebbe essere giunto ad una vera e propria svolta della propria carriera. Forse una scommessa per i bianconeri, perché sarebbe la prima volta di Zapata in una big (con tutto il rispetto per bergamaschi e partenopei).
Sicuramente il meno noto fra i tre, calciatore sconosciuto a moltissimi tifosi italiani. Anch’egli 29enne, ma che nel corso di questa stagione ha fatto le fortune del Wolverhampton con 26 reti messe a segno fra Premier League, Europa League ed FA Cup. Per Jimenez sarebbe la prima volta in Serie A, ma la punta messicana nel corso della propria carriera ha avuto modo di giocare in ben quattro stati: Spagna, Messico, Portogallo e Regno Unito. Le caratteristiche fisiche lo rendono un elemento apparentemente perfetto per la Serie A: fisico, altezza e senso del goal. Un’altra scommessa? Sì, ma forse il profilo adatto alla Juventus che verrà.
This post was last modified on 4 Agosto 2020 - 12:57