Una cosa è certa: alla Uefa sarà recapitata una classifica per la qualificazione alle competizioni europee. Anche nel caso in cui la stagione terminasse senza scendere in campo.
In caso di stop, il quoziente punti/partite sembra il criterio più sportivo
Il rischio è che, come successo in Belgio e Scozia, non si torni in campo per terminare la stagione. Da lì, le ipotesi per la classifica finale e le qualificazioni alle competizioni europee.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, è probabile non ci siano regole, ma principi. La Uefa non può determinare le sorti del singoli campionati ma può indicare i criteri: merito sportivo, trasparenza, obbiettività, totale assenza di discriminazione. Con buona pace di titoli nobiliari e “storia” dei club.
A decidere sarebbe la classifica, con l’unico problema che in Italia e in Inghilterra, non tutti hanno giocato lo stesso numero di partite. Due le alternative: quoziente punti/partite e classifica alla 25° giornata.
Con il quoziente punti/partite, si dividono i punti fatti per le partite giocate. Con la classifica alla 25° giornata ci sarebbe da sbrogliare la questione della partita in meno per Verona e Parma che potrebbero scavalcare il Milan.
I rossoneri avrebbero ancora la carta della vittoria della Coppa Italia. Il torneo non è stato cancellato e, vincendolo, il Milan otterrebbe il pass Europa League. Al momento, nessuna certezza. Anzi, una sola. Quella dell’inizio: bisognerà consegnera una classifica alla Uefa, con o senza ritorno in campo.