Secondo come riporta La Repubblica nell’edizione odierna, la proposta del professor Walter Ricciardi, non sembra aver convinto proprio tutti, tantoché l’Inter non vorrebbe giocare nei campi neutri né tantomeno lasciare San Siro. Come sottolinea il giornale:
“La Lega non può imporre ai club i campi neutri e si augura che da qui a 40 giorni la situazione possa essere (quasi) normalizzata. La Lega vorrebbe riprendere la “nuova”stagione con la Coppa Italia a fine maggio, e, a seguire, con le 12 giornate di campionato (più quattro recuperi) che restano. In un primo tempo si pensava di andare a Napoli, ma la presa di posizione del Governatore Vincenzo De Luca, che minaccia di chiudere la Campania, costringe a studiare anche altre soluzioni. Questa è possibile: le tre gare che ancora restano della Coppa Italia si giocherebbero tutte a Roma, stadio Olimpico. Tutte le partite in chiaro, per la gioia di Spadafora, su Rai 1. Il 27 maggio Juve-Milan, il 28 Napoli-Inter e il 2 giugno la finalissima (magari alla presenza del Presidente della Repubblica, Mattarella, visto che il 2 giugno è proprio la Festa della Repubblica…).
Sarebbe un bel segnale di ripartenza per il calcio, e per il Paese. Poi si sta anche pensando all’eventualità che davvero non si possa giocare al Nord (e se l’ha detto Ricciardi:..). Nel Lazio ci sono stadi a sufficienza: a Roma, oltre all’Olimpico, 5 campi all’Acqua Acetosa, poi Rieti, Frosinone e Tivoli (dove andrebbero in ritiro gli arbitri). Sky magari si accontenterebbe di avere solo 6 telecamere invece di 12, e non ci sarebbero nemmeno Var e gol line technology. Ma qui siamo in emergenza e come dicono giustamente sia Gravina che Dal Pino bisogna fare il possibile e l’impossibile per finire questa stagione maledetta. Oltre al Lazio si era pensato anche a Bari, Palermo, Catania ma ci potrebbero essere problemi magari coi governatori o coi sindaci mentre Roma è, e resterà, Città Aperta”. Questo quanto riporta il quotidiano.
This post was last modified on 19 Aprile 2020 - 11:45