Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha sempre schierato la sua società per non far ripartire il calcio giocato fino al termine dell’emergenza Coronavirus. A Radio 24 ha espresso all’estremo questa sua posizione:
Se per salvare il calcio devo accettare la retrocessione firmo immediatamente e non farò neanche causa: dalle altre parti d’Italia non si rendono conto di cosa sia il virus a Brescia. Non si può giocare oltre giugno, quando scadono i contratti, e farlo a porte chiuse è una bestemmia: la stagione va rimandata di un anno. Sarebbero penalizzate Lazio, Benevento e Vicenza, ma non vedo altra soluzione.