Sono giorni molto movimentati anche all’interno del mondo del calcio, completamente stravolto dall’emergenza coronavirus. L’eventuale ripresa dei campionati e il taglio degli stipendi sono i due argomenti sui quali si sta maggiormente discutendo.
Proprio di ciò ha parlato Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, ai microfoni di Radio Sportiva:
“La gestione degli stipendi durante l’emergenza coronavirus? Questo è un momento di interlocuzione. Stiamo parlando con le varie leghe per capire le potenzialità dei nostri accordi, che devono essere condivisi. Tutto questo si sta discutendo in previsione della malaugurata ipotesi che non si possa più riprendere in alcun modo la stagione. Il taglio degli stipendi alla Juventus? Il nostro obiettivo è che ci siano accordi tra giocatori e club, non contenziosi. Bisogna capire le esigenze delle parti e la tempistica: la Juventus ha fatto un passo avanti e ha trovato l’accordo, è la normale dialettica interna. Il tema che ci sta maggiormente coinvolgendo riguarda le categorie che non sono la Serie A e, nello specifico, come garantire la retribuzione per le fasce di reddito più basse. Quella della cassa integrazione è un’ipotesi che si sta portando avanti con governo e Lega: a oggi i calciatori non rientrano in una delle attività coinvolte. L’esecutivo, però, sembra stia lavorando in questa direzione ed è certamente un tema da approfondire. Tornare in campo sarebbe un bella notizia, perché vorrebbe dire essere fuori dall’emergenza. La prima regola sono le condizioni di sicurezza sanitaria: dovremo attenerci a quelle prima di giocare una, due o dieci partite. Ad oggi possiamo solo limitarci a dire ‘non prima di’ per una data di ripresa. Il tema della chiusura dei campionati ha anche un risvolto sportivo. L’auspicio è lasciare al campo i verdetti. Giocare in estate? Ora come ora è l’ultimo dei problemi, anche perché l’attività riprende comunque sempre in quei mesi dopo la sosta.”
Simone Nasso
This post was last modified on 5 Aprile 2020 - 15:12