Nel corso di questo pomeriggio, la Juventus ha ufficializzato il rinnovo contrattuale del proprio portiere titolare, Wojciech Szczesny. Quest’ultimo ha depositato la propria firma su un contratto che lo legherà ai bianconeri fino al 2024. Analizziamo le origini di un rapporto destinato a proseguire negli anni.
Szczesny accumula notorietà nel corso della propria esperienza in forza all’Arsenal, club con il quale tutt’oggi vanta la maggior parte delle proprie presenze in carriera (181). Nell’estate 2015 decide di lasciare la Premier per tuffarsi in una nuova affascinante esperienza: la Serie A. La Roma se ne garantisce le prestazioni, seppur in prestito, per ben due anni, nel corso dei quali Tek raggiunge quota 81 presenze in giallorosso. Al termine della stagione 2016/2017, la Roma decide di non riscattare il portiere polacco, forse non troppo convinta delle proprie qualità. Per l’estremo difensore classe 1990 le porte dei Gunners sembravano ormai chiuse, motivo per cui decise di firmare per la Juventus, laddove avrebbe vestito i panni di vice-Buffon.
L’esordio in bianconero non tarda ad arrivare, Szczesny si presenta con un clean sheet rimediato in casa contro il Chievo Verona. Appena 11 giorni dopo rieccolo nel ben più complicato match contro la Fiorentina, gara in cui riesce a tenere inviolata la propria porta. Szczesny convince, motivo per cui queste due non saranno che le prime di ben 84 presenze in bianconero. La prima stagione da protagonista è la 2018/2019, quella in cui il polacco è costretto a raccogliere la pesantissima eredità di Gianluigi Buffon. Tek dimostra di non aver paura di questo incarico, vestendo senza timori la casacca numero 1, da anni ormai appartenente ad una leggenda vivente della categoria. La stagione seguente vedrà Buffon tornare alla Juventus dopo una breve esperienza al Psg, ma questa volta nei panni di vice-Szczesny, ormai divenuto una garanzia per la Vecchia Signora. Un matrimonio destinato a proseguire grazie alla forte volontà di ambo le parti, volenterose di continuare assieme un percorso tanto sudato, quanto inaspettato, quanto meritato.
Alessandro Zanzico
This post was last modified on 11 Febbraio 2020 - 20:22