“La storia narra che Mida, Re della Frigia, ottenne in dono da Dioniso la capacità di trasformare tutto ciò che toccava in oro. Una qualità che non possedeva nessun altro essere vivente presente sulla terra. Una storia da cui nasceranno miti e leggende da raccontare di madre in figlia, di padre in figlio“.
RE MIDA CRISTIANO E I NUMERI DA PAURA
Cristiano Ronaldo come Re Mida. Azzardato? Numeri alla mano, sarebbe folle pensare che sia azzardato avvicinare il nativo di Funchal alla leggenda. 18 reti in questa stagione con la maglia della Juventus, in 24 presenza, condite da 3 assist. Una rete ogni 118′ di gioco. In campionato è secondo solo ad Immobile, autore di una stagione eroica. In 17 presenze in serie A, CR7 ha siglato ben sedici reti, le ultime due al Parma, ieri, decisive per l’allungo in classifica sull’Inter, fermatasi a Lecce.
Sempre decisivo: sono quattordici le stagioni consecutive con almeno 15 reti all’attivo, nei cinque principali campionati europei. Una routine che prosegue imperterrita dal 2006. Numeri da mostro, numeri epici per uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. Un animale da palcoscenico: più pesa la posta in palio, più è decisivo. Ci sono persone nate per scrivere il destino altrui, troppo più grandi di una semplice idea comune che raccoglie la massa. Un diverso che segna i limiti dell’illimitato: questo è Ronaldo. Per cui non esiste orizzonte invalicabile, non esiste un tramonto. Solo una nuova alba. Più prospera della precedente. Nulla è impossibile per chi ha nella testa la mentalità di conquistare il mondo attraverso l’impegno, la dedizione assoluta, l’anima. La grandezza dell’ex Real sta nel sapersi sempre migliorare, in ogni istante. Ogni momento è scolpito nell’essenza stessa di CR7: il continuo dimostrare d’essere il migliore. Una catena da cui non può prescindere, che lo rende unico nel suo genere. Parliamo dello sportivo più decisivo sul pianeta terra, assieme ad un’altra leggenda come LeBron James.
TRASFORMA IN ORO TUTTO CIO’ CHE TOCCA
Tatticamente parlando Ronaldo con Sarri ha trovato maggiore libertà in campo, rispetto alla precedente gestione. Lo dimostra anche il gol del 2-1 messo a segno contro il Parma: scarico di Pjanic su Dybala, che si allarga a destra e trova l’inserimento puntuale e centrale di Cristiano, che fulmina Sepe con un bel rasoterra di prima intenzione. E’ un Ronaldo che aiuta molto la squadra, venendosi a prendere il pallone in fase, anche, di costruzione, che smista, apre il gioco, dialoga nello stretto. E sa essere decisivo come al Real: questa è la più grande differenza di CR7 rispetto al recente passato bianconero. Nella gestione Allegri il fenomeno portoghese mise a segno 28 reti in 43 partite, un’ottima media, ma sicuramente al di sotto di quella attuale. Adesso Ronaldo sembra essere il perno del gioco della Juventus di Sarri. Tutto, o quasi, nasce e passa dai suoi piedi, che trasformano in oro qualsiasi pallone toccato. Il 4-3-1-2 lo aiuta moltissimo e gli consente di girare il campo come predilige, senza lasciare punti di riferimento agli avversari. Poi l’affiatamento con Dybala ed Higuain è fortissimo: i tre si cercano, si trovano, regalano giocate d’alta scuola e trascinano Madama per mano.
SPERANZA CHAMPIONS: CRISTIANO E L’ULTIMA SFIDA
Ora, più che altro tra poco, giunge il momento della verità: la Champions. Quella dannata coppa dalle grandi orecchie che manca a Torino dal ’96. Troppo tempo, un’infinità, in cui sono passate finali perse e dolori. Cristiano Ronaldo ha il compito, assieme a Sarri e compagni, di riportare la Champions a Torino. L’ennesima grande sfida d’un campione senza limiti, che non subisce lo scorrere del tempo, sulle cui spalle risiedono tutte le speranze del popolo bianconero. Agli ottavi ci sarà il Lione e CR7 vorrà continuare a macinare record, gol e leggende. La cosa più importante, però, sarà portare avanti la sua Juventus. Perchè l’ha in mente da tempo. Un’ultima grande sfida da vincere. Ci sarà un momento, di non ritorno, in cui la palla avrà la pesantezza d’un mondo. In quell’istante passerà, per la mente di molti, tutta la criticità della recente storia. Quell’istante in cui il tempo si fermerà ad osservare eroi ed umani. Quel momento in cui solo i grandi Re potranno fare la differenza. E CR7 lo sa: aspetta d’assaporare quel momento, di farlo suo, e trasformare, ancora una volta, forse l’ultima, i sogni altrui in realtà.
This post was last modified on 20 Gennaio 2020 - 20:46