Due perle di Dybala e Ronaldo regalano un altro importante successo alla Juventus che va momentaneamente al primo posto in classifica. A tratti la squadra di Sarri gioca con il freno a mano tirato, ma i passi avanti in termini di qualità sono evidenti. Manca ancora qualcosa sulla tenuta e sul cinismo, ma la strada è giusta.
Buffon 6: festeggia con una vittoria le 647 presenze in Serie A (eguagliato il record di Maldini). Il suo intervento viene raramente richiesto e sui pochi squilli avversari si fa trovare pronto. Non può nulla sul gol.
Danilo 6: raggiunge la sufficienza con qualche chiusura importante e qualche iniziativa in fase offensiva. Senza infamia e senza lode.
Demiral 6.5: inizia non benissimo, poi sale in cattedra. La Juve ha un altro centrale di grandissima qualità su cui contare, e non è cosa da poco.
Bonucci 6: anche lui bene, ma si distrae in alcune occasioni. Straordinaria, come sempre, la sua capacità di lancio.
Alex Sandro 6.5: fa e disfa, praticamente. Due assist sublimi, nel mezzo una brutta ingenuità che porta al momentaneo pareggio. Esce per infortunio quasi a fine partita. Sarri sta già sperando che non sia nulla, perché, al netto di alcuni errori di superficialità, la sua presenza è determinante (dall’81’ De Sciglio sv)
Rabiot 6: in crescita. Sicuramente meglio nel secondo tempo, ma la sensazione è che può dare sempre di più. Forse troverà nella continuità la chiave del suo successo.
Pjanic 5.5: non ancora ai livelli del suo inizio di stagione. Stasera, forse, è il peggiore dei suoi, ma nonostante tutto la sua presenza in manovra non è da sottovalutare.
Matuidi 6: quantitativamente importante a centrocampo. È quello tecnicamente meno dotato, ma fa il suo, e per questo Sarri punta comunque sempre su di lui.
Dybala 7: sublime. Il suo tiro, per coordinazione e precisione, è una delle massime espressioni del calcio. E poi c’è tutto il contorno, sempre di straordinaria qualità (dal 76′ Douglas Costa sv).
Higuaín 6: paradossalmente è l’elemento del tridente che si rende meno pericoloso, ma resta una presenza da cui non si può prescindere assolutamente. Fondamentale in fase di smistamento lì avanti, determinante con le sue sponde. In questa sua seconda vita juventina segna di meno, ma se, come pare, ha deciso di spendere le sue energie per gol pesanti va bene così (dal 68′ Ramsey 6: il gallese si mette sulla trequarti e gestisce bene la palla. Ci si aspetta di vederlo sui 90′).
Ronaldo 7.5: parliamo del suo salto sul colpo di testa. Ventotto pollici: media NBA. Questo dato dà la dimensione di ciò che è Ronaldo come atleta, prima ancora che come giocatore. È tornato ai suoi livelli, sta bene, e quando sta bene fa gol. Sono cinque di fila ora. Come Dybala, poi, anche il contorno fa la differenza. MVP.
All. Sarri 6.5: la sua Juve ha ancora qualche difetto di continuità su tutta la gara, ma finalmente si intravede davvero il lavoro che viene portato avanti durante la settimana. Il tridente gioca bene, ma spesso dà l’impressione di divertirsi talmente tanto da non ritenere importante andare in gol.
Sampdoria (4-4-2): Audero 6; Murillo 5.5, Ferrari 5, Colley 5.5, Murru 5 (dal 75′ Augello sv); Depaoli 5 (dal 46′ Leris 6), Thorsby 6, Jankto 5.5 (dal 61′ Gabbiadini 5.5), Linetty 5.5; Ramirez 6, Caprari 6. All. Ranieri 6.
This post was last modified on 18 Dicembre 2019 - 22:31