Supplica dedicata al portiere polacco che non merita la staffetta, nemmeno con Buffon
Raramente la Juventus è abituata ad invocare il proprio portiere, ma Juventus-Lazio di ieri sera ha messo estremamente a disagio i bianconeri e c’è stato bisogno di un silenzioso Szczęsny per evitare un’ancor più rara figuraccia.
Ieri sera il talento offensivo della Lazio ha messo alle strette la Juventus che ha costretto ad esaltare il proprio portiere in un paio di occasioni che però non fanno giustizia ad un portiere a cui viene riconosciuto ancora troppo poco.
Se è vero che il ruolo dei portieri è quello di evitare di prendere gol possiamo affermare che Szczęsny non ci sia riuscito, ma questa partita è la dimostrazione di come il polacco sia fino ad ora il vero punto di forza di una difesa che deve ancora trovare la sua migliore forma, complice anche l’assenza di Chiellini.
RIGORE PER LA LAZIO
Al 76esmo la Juventus sembra già fuori dai giochi: la Lazio aggredisce Pjanic a centrocampo e recupera un pallone che con pochi tocchi manda in porta Correa. Il Tucu conosce i suoi limiti e sa di non essere freddo sotto porta ma di essere un asso in conduzione e decide di saltare il portiere. Szczęsny riconosce che l’unico modo per non prendere gol e accettare di stendere Correa e concedere il rigore.
Tutto ciò pare normalissimo, ma la grandezza di Szczęsny la si riconosce pochi attimi dopo l’intervento. Nessun segno di protesta. Breve colloquio con Acerbi, scuse immediate a Correa e la certezza di riparare al danno appena compiuto.
Il doppio intervento su Immobile è tutto ciò a cui un portiere deve ambire. In una frazione di secondo, Szczęsny dimostra di essere in grado di affrontare il miglior attaccante del momento. La prima parata è frutto dello studio di un portiere tanto preparato quanto pettinato, la seconda è un eccesso di riflessi degno di Tim Howard al mondiale 2014 contro il Belgio.
La Juventus in questo momento deve incatenare il polacco al posto da titolare, in qualsiasi circostanza, fino a quando non sarà ritrovata la solidità del reparto difensivo.
CON LAZZARI NON È CHIARA OCCASIONE DA GOL
Paradossalmente, il (sacrosanto) cartellino rosso a Cuadrado non può essere giustificato come chiara occasione da gol poiché Lazzari ha dimostrato in seguito di non essere capace di segnare con Szczęsny davanti.
Scherzi a parte, la Lazio per logica segna con Caicedo un gol impossibile da fermare, nonostante il polacco fosse riuscito a metterlo in forte dubbio.
Riguardando il frame esatto prima che Lazzari scocchi il tiro, è impensabile che non si possa fare gol. Ma Szczęsny è scaltro e sa che i destri in corsa tendono ad incrociare la conclusione: il tempismo con cui si presenta all’1 vs 1 rimpicciolisce una porta che sembrava enorme. Lazzari ha solo tre secondi per disperarsi prima che Caicedo faccia esplodere lo stadio.
QUANTO VALE UN RECORD DI PRESENZE?
La partita con la Lazio è solo l’ennesima riconferma del motivo per il quale Szczęsny abbia tolto il posto a Buffon un paio di anni fa. Nonostante ciò, dopo l’erasmus a Parigi, la Juventus si ostina a schierare Buffon per una scelta di cuore e non per una scelta tecnica, visto che non esiste motivo al mondo per togliere dai pali Szczęsny.
Parlando chiaramente, il rispetto per Buffon è enorme, ma qualche dubbio dopo Juventus-Sassuolo sorge spontaneo. Record di presenze? Simbolo della Juventus? In questo momento la Juventus deve fare un passo oltre Buffon e lasciare che il polacco si consacri con l’evoluzione di questa squadra.
I commenti sono chiusi.