La frizzantissima gara giocatasi ieri sera fra Juventus e Atletico Madrid ha servito parecchi spunti: dai primi sprazzi di “sarrismo”, alla caparbietà di Bentancur, passando per la crescita esponenziale di De Ligt. Eppure, l’argomento più caldo della serata, non può che essere la meravigliosa punizione calciata da Paulo Dybala, da posizione (quasi) impossibile. Dopo aver ampiamente lodato la conclusione della Joya, bravissimo nel trovare lo specchio della porta da posizione defilatissima, più di qualcuno ha parlato di un Jan Oblak particolarmente colpevole in occasione del goal. L’estremo difensore sloveno rappresenta una vera e propria garanzia per i pali dei colchoneros, spieghiamo pertanto come sia stato esente da colpe sulla meravigliosa botta mancina di Dybala.
Premessa: pensare ad una conclusione, da quella zona di campo, è da pazzi. Siamo sul lato corto dell’area di rigore, a mezzo metro dalla linea di fondo: il portiere ha posizionato, come di norma, due uomini in barriera (Vitolo e Renan Lodi) e due nei pressi dell’area piccola, così da tener la porta protetta in caso di uscita alta. La barriera dovrebbe coprire la porta in caso di conclusione diretta, ma il tiro di Dybala è talmente perfetto da superarla e concludersi esattamente sotto la traversa. Oblak non sbaglia, perchè non si muove prima del tiro, non cerca di anticipare un ipotetico cross, ma trova dinnanzi a sè un pallone fortissimo, intravisto solo per un istante. Solo un colpo di reni quasi disumano avrebbe potuto impedire quel goal.
Alessandro Zanzico
This post was last modified on 27 Novembre 2019 - 12:25