La Juventus è prima in classifica, sia per quanto riguarda il campionato italiano che il girone di Champions League. Una premessa doverosa, per una squadra che però viene costantemente criticata per un gioco che non esalta, nemmeno con l’arrivo di un allenatore che del gioco, faceva il suo marchio di fabbrica e biglietto da visita. Dopo i cinque anni con Allegri, fra mille perplessità per un gioco mai entusiasmante nonostante gli Scudetti di fila vinti, ci si augurava che per lo meno con l’arrivo dell’ex Napoli, fra tanto scetticismo, si potesse vedere un gioco più interessante ed esteticamente gradevole.
Questo, per ora, non accade: il che ha un rovescio della medaglia positivo in realtà, perché ciò nonostante la Juve domina ovunque, con margini di miglioramento piuttosto importanti. Bwin fa però le pulci ai bianconeri, analizzando in una infografica comparativa dei principali campionati europei quello che sarebbe un aspetto cardine del gioco di Sarri, il possesso palla offensivo ed il numero di passaggi realizzati, in rapporto a quelli concessi. Ebbene, si scoprono numeri non così lusinghieri per la Vecchia Signora: non solo non è nella top ten europea per numero di passaggi realizzati nella metà campo offensiva, ma ha un rapporto tra quelli fatti e concessi che è secondo all’interno dei nostri confini, davanti c’è l’ottimo Crotone di uno Stroppa che dopo la felice esperienza al Foggia ha saputo trasferire le sue idee anche in Calabria, riportando i pitagorici in piena zona promozione dopo due anni di purgatorio ed una Serie A nel mirino e finalmente alla portata.
Sarri ha dovuto fare i conti con alcune importanti assenze in questo inizio di stagione, una su tutte, il grave infortunio che terrà Chiellini lontano dal campo almeno sino a primavera inoltrata. Un imprevisto che ha costretto il giovane De Ligt ad un ambientamento velocizzato ed un inserimento in squadra meno graduale del previsto, con gli incidenti di percorso legittimi per un ragazzo forte, ma ancora molto giovane.
Per numero di passaggi concessi la Juve è infatti quarta in Italia fra Serie A e B, a dimostrazione di quanto l’assenza di Chiellini sia stata importante nello scacchiere Sarriano, che ha dovuto anche fare i conti con un centrocampo piuttosto scarno di alternative e poco adatto all’interdizione, eccezion fatta per Matuidi.
Quello che sembra accomunare questa Juve con tutte le precedenti esperienze di Sarri in panchina, è lo scarso ricorso al turnover. Soprattutto in difesa, con Cuadrado e Alex Sandro praticamente titolari fissi delle corsie laterali ed un Bonucci che non ha saltato una sola partita da titolare delle sedici sino a qui disputate: tanti infortuni, ma anche una generale assenza di fiducia del buon Maurizio nei confronti delle alternative messe a disposizione dalla società di Agnelli.