L’Allianz Stadium rappresenta per la Juventus una fortezza inespugnabile ormai da otto stagioni, e anche sotto la guida di Maurizio Sarri i numeri non sono cambiati. Dall’inizio della stagione, infatti, la Juve a casa sua ha fatto sei su sei: i bianconeri hanno vinto per quattro volte consecutive in campionato contro Napoli, Hellas Verona, Spal e Bologna, e hanno inoltre fatto due su due anche in Champions League, dove hanno sfidato e battuto i tedeschi del Bayer Leverkusen e i russi della Lokomotiv Mosca. Dal giorno della sua inaugurazione, l’11 settembre 2011 (Juventus-Parma 4-1) ad oggi si sono giocate oltre 200 partite in questo impianto, e la percentuale di sconfitte è intorno al 5%: un numero bassissimo che testimonia come giocare in questo stadio sia quasi sempre sinonimo di vittoria per i colori bianconeri. Quattro successi iniziali in Serie A e due nella coppa più prestigiosa non si vedevano dal 2014/15, quando Allegri prese il posto del dimissionario Conte e sfiorò la conquista della Champions League a Berlino con un centrocampo stellare che comprendeva giocatori del calibro di Pirlo e Pogba.
Per quanto riguarda la stagione in corso, l’Allianz Stadium condivide il record di vittorie consecutive con altri due stadi tanto celebri quanto pressoché inespugnabili: l’Anfield Road di Liverpool e il Camp Nou di Barcellona. Nemmeno PSG e Bayern Monaco, due superpotenze nei rispettivi campionati, sono riuscite a fare bottino pieno in casa.
Oltre ai successi sul campo, l’Allianz Stadium è anche garanzia di successo a livello economico. In questi otto anni, infatti, nonostante la capienza di circa 41.507 posti, molto inferiore dunque a stadi come il Santiago Bernabeu o il già citato Camp Nou, l’impianto ha fatto registrare il tutto esaurito in quasi tutte le occasioni. Il record d’incassi, 5 016 924 euro, appartiene paradossalmente ad una delle serate più buie della storia recente, ovvero la partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League della scorsa stagione, dove l’Ajax di De Ligt vinse 2-1 ed approdò in semifinale.
“Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”, esclamò ad alta voce Giampiero Boniperti nel giorno dell’inaugurazione dell’impianto: non si può dire che i giocatori nel corso degli anni non abbiano recepito il suo messaggio.