Danilo nuovamente a disposizione di Sarri, ma sarà in grado di scalzare Cuadrado?

Gli infortuni rimediati da De Sciglio e dal neo bianconero Danilo hanno costretto Maurizio Sarri a schierare in via del tutto eccezionale Juan Cuadrado come esterno di difesa. Il colombiano, da sempre duttilissimo, è riuscito ad adattarsi al meglio in un ruolo che gli avrà certamente ricordati i propri primi passi in Italia. Dopo aver saltato quattro gare per un infortunio al bicipite femorale, Danilo è pronto al rientro, ma è così scontato un suo posto nell’undici titolare? Privare la Juventus di Cuadrado, ora come ora, sarebbe pressoché deleterio visto il costante ottimo rendimento dell’esterno sudamericano. Contro il Bologna, anche in via del tutto precauzionale, Danilo potrà riaccomodarsi in panchina, magari assaggiando il terreno per qualche minuto nella ripresa, subentrando allo stesso Cuadrado. Ciò che preoccupa il terzino brasiliano è il poter essere scivolato giù nelle gerarchie di una Juventus che non smette di sorprendere sotto il punto di vista dei singoli. Da Matuidi a Higuain, passando per Khedira, arrivando fino a Cuadrado, sono in tanti i bianconeri tornati ad essere decisivi ed inamovibili, ma che pochi mesi fa stavano per essere svenduti. Cuadrado, ad ora, è considerabile il terzino destro titolare della Juventus, Danilo è chiamato a giocarsi bene le proprie carte. A discapito di quanto si potesse ipotizzare a inizio stagione, il ruolo di esterno difensivo potrebbe essere tutt’altro che scontato.

DUTTILITÀ: ARMA A DOPPIO TAGLIO

L’essere così flessibile sul terreno di gioco non può che essere un vanto per ogni calciatore. Juan Cuadrado, nel corso della propria carriera, ha sempre messo a disposizione dei propri allenatori una disponibilità inaudita nello giocare praticamente ovunque, interpretando al meglio più ruoli. Il Colombiano, essendo un esterno, ha avuto modo di giocare come ala, come terzino, ma anche come laterale nel 3-5-2 o nel 4-4-2 su ambo le fasce, ma prediligendo quella di destra. In quel di Udine e Lecce viene impiegato come quarto di difesa, a Firenze viene alzato di qualche metro nel momento del bisogno, mentre in forza al Chelsea diventa quasi un attaccante. Questa estrema duttilità non può che far comodo a mister Maurizio Sarri, il quale può considerare Cuadrado il Jolly della propria squadra, utilizzandolo più che altro a partita in corso come alternativa in tutti e tre i reparti di campo. Forse è esattamente per questo che continuare a schierarlo titolare in difesa potrebbe non essere un’ottima idea.

Alessandro Zanzico

Gestione cookie