Prendiamo per un attimo una fantasiosa macchina del tempo e torniamo allo scorso 18 settembre. E’ una Juventus totalmente nuova dal punto di vista delle ambizioni rispetto agli anni precedenti, qualche settimana prima a Villar Perosa per la prima volta nel suo mandato il Presidente Andrea Agnelli ha dichiarato che la Champions League è diventato un obiettivo della stagione bianconera grazie all’arrivo di Cristiano Ronaldo. Al di là della non vittoria della competizione europea, quello è stato un punto di partenza per i bianconeri perchè l’arrivo di CR7 non significava solamente fare l’all-in in chiave Champions ma soprattutto l’inizio di una crescita ulteriore del marchio Juventus.
Torniamo a quel famoso 18 settembre 2018. Il Presidente Andrea Agnelli rilascia un’intervista al “Financial Times” in cui manda in estasi i propri i tifosi: “Dobbiamo essere in grado di comprare il prossimo Cristiano Ronaldo, ma all’età di 25 anni“. E chi sarà mai? Mbappè? Neymar? Grizmann? Quasi nessuno pensa che il prossimo Cristiano Ronaldo non dev’essere per forza un attaccante, bensì un giocatore di livello assoluto che faccia fare un ulteriore salto di qualità. Tra la Juventus e Champions Champions League ci si è messa di mezzo una “banda di ragazzini” (l’Ajax, nd) che ha infranto i sogni bianconeri, dando loro una importantissima lezione di calcio. E tra quei ragazzini si è messo in luce un gigante col numero 4, il Capitano dei Lancieri che ha inzuccato la rete dell’eliminazione dalla Coppa dalle Grandi Orecchie: un fenomeno, in corrispondenza alla sola età di 19 anni.
Eccoci ricapultati nella realtà, nel giorno in cui Matthijs De Ligt sbarcherà a Torino: il colpo del nuovo Cristiano Ronaldo tanto acclamato da Agnelli qualche mese fa è andato in porto. Mi piace essere sentimentale, mi piace pensare che davvero l’olandese sia stato convinto personalmente da Ronaldo alla fine di Portogallo-Olanda, finale di Nation League. Mi piace particolarmente pensare questo perchè, per un certo punto di vista, vuol dire che il progetto del Presidente Agnelli sta trovando un seguito, il che non è una cosa assolutamente scontata.
De Ligt è futuro, ma soprattutto presente ed anche passato perchè finora ha scritto record importanti del nostro calcio contemporaneo. L’olandese è stato il più giovane: ad aver disputato una finale UEFA (17 anni, 285 giorni), ad aver segnato in una semifinale di Champions League (19 anni, 269 giorni), ad aver avuto 100 presenze con l’Ajax (19 anni, 6 mesi), ad aver giocato in una Nazionale maggiore (17 anni, 7 mesi), ad esser stato Capitano in una semifinale di Champions League (19 anni, 261 giorni), ad esser stato Capitano dell’Ajax (18 anni, 7 mesi). E’ vero che Matthijs ha 19 anni ed ha ancora tutta una carriera davanti a sè, ma è altrettanto vero che ha una esperienza incredibile.
Non è Cristiano Ronaldo, ma l’acquisto di De Ligt è ancor più importante rispetto a quello del portoghese. Perchè? Perchè la Juventus è andata a rinforzare il reparto più anziano della propria rosa col miglior difensore giovane in circolazione. E lo ha fatto con un ragazzone già ai livelli dei migliori interpreti in quel ruolo, destinato probabilmente a migliorare ancora tantissimo. I Campioni d’Italia aggiungono un ulteriore tassello alla loro crescita internazionale, questo vuol dire che vinceranno per forza la Champions League? No, ma questa è la strada giusta da fare.
This post was last modified on 16 Luglio 2019 - 22:56