Intervenuto ai microfoni di “Radio 2”, Marcello Lippi ha parlato dell’attuale situazione della Juventus, fresca vincitrice dell’ottavo Scudetto consecutivo ma ancora “scottata” dall’amara eliminazione dalla Champions League per mano dell’Ajax.
Prima, però, il tecnico toscano ha ricordato un momento speciale della sua lunga avventura bianconera:
“Il 1996? Fu la prima grande soddisfazione internazionale. L’anno prima vincemmo campionato e Coppa Italia, poi conquistammo la Champions League e l’anno dopo alzammo la Coppa Intercontinentale. Per vincere la Champions ci vogliono dei grandi giocatori, serve un grande senso di appartenenza, la voglia di mettersi a disposizioni l’uno dell’altro. Quei ragazzi lo fecero e salirono sul tetto del mondo”
Sulla Juventus attuale:
“Cos’è mancato alla Juve per vincere la Champions League quest’anno? La fortuna di avere a disposizione i giocatori importanti nel momento decisivo. Chiellini, ad esempio, per la Juventus è importante quasi come Ronaldo, e con l’Ajax non c’era”.
Il suo più grande rimpianto:
“Quale finale rigiocherei? Juve–Milan, la finale che abbiamo perso ai rigori. Ha lasciato tanto amaro in bocca”.
Infine, il suo giudizio su alcuni allenatori dell’attuale Serie A:
“Allegri? Chi vince ha sempre una grande qualità, vincere non è mai facile. Molti lo criticano dicendo che le sue squadre non giocano bene, ma le sue squadre giocano per vincere e vincono sempre. Ancelotti è molto bravo, ha vinto in diverse nazioni. Anche Spalletti è molto bravo. Tra i giovani mi piace De Zerbi, fa giocare molto bene le sue squadre. Certo, più i giocatori sono importanti e forti, più è difficile creare certi automatismi”.
Simone Nasso
This post was last modified on 18 Luglio 2019 - 01:10