Finisce così l’avventura della Juventus in Champions. L’andata aveva lasciato presagire qualcosa: i Bianconeri crollano sotto i colpi di un Ajax giovane e determinato che nel secondo tempo prende possesso del gioco e impone la propria legge allo Stadium, come successo già al Bernabeu.
Szczesny 7: se la Juventus avesse superato il turno avrebbe meritato certamente un otto pieno. Tieni in piedi il risultato, grazie a due miracoli, su Ziyech e van de Beek, quando i suoi compagni avevano bisogno di un motivo per crederci.
De Sciglio 5: nel primo tempo non demerita, anzi. Si rende protagonista di una serie di iniziative, difende bene, duetta con i suoi compagni e attacca con insistenza sfruttando anche il fattore Sinkgraven. Nel secondo tempo poca roba. Se non altro ci mette tutti i mezzi tecnici a propria disposizione (dal 64′, Cancelo 4.5: imbarazzante. Perde tanti palloni quanti ne tocca. Lontano parente del giocatore ammirato ad inizio anno).
Bonucci 5.5: c’è il rammarico perché non gioca una cattiva gara. Pesa senza dubbio la prestazione collettiva, della quale risente anche lui.
Rugani 5: pesa senza dubbio la chance per il gol del vantaggio concessa a De Ligt, che va a macchiare una gara tutto sommato positiva. E se ci fosse stato Chiellini?
Alex Sandro 5: come Rugani. Se non altro, prima del secondo gol dell’Ajax la sua prestazione ha lasciato sperare che potesse tornare il vecchio Sandro. Probabilmente questa è stata la sua ultima partita in Champions con la maglia della Juve, e forse va anche bene così.
Emre Can 6.5: il migliore dei giocatori di movimento della Juventus. Gioca ovunque, come contro l’Atletico Madrid. Suona la carica, come farebbe un vero leader. Capitano senza fascia, che però nel secondo tempo predica nel deserto.
Pjanic 5.5: detta i tempi, fa gioco. Positiva la prestazione offerta in una posizione trovatagli da Allegri, leggermente avanzato rispetto alle mezze ali. Anche lui risente del gruppo, però.
Matuidi 5: sostanza, ma accusa tanto la velocità incredibile degli avversari.
Bernardeschi 4.5: inesistente. Un fantasma che vaga per il campo. Involuzione clamorosa rispetto alla gara giocata contro l’Atletico Madrid (dall’80’ Bentancur s.v.)
Dybala 5.5: sfortunato quest’oggi il numero 10 bianconero. Non demerita affatto nel primo tempo e sfiora anche un gol. Fermato da un infortunio che corona una stagione decisamente negativa (dal 45′, Kean 5: servito poco. Non può fare nulla in più di quello che fa. Il futuro, però, è tutto suo. Ci saranno molte altre occasioni per provare a vincere questa coppa).
Ronaldo 6.5: per la prima volta in cui gioca i quarti esce. Strano a dirsi. Tuttavia, si conferma leader di questa competizione. Guida la squadra insieme ad Emre Can e segna il gol che dà la speranza. L’anno prossimo ci riproverà, sperando in una sorte migliore.
Allegri 5: tatticamente non ha grandi colpe, ma non può essere trascurabile il fatto che la Juventus esca per l’ennesima volta fuori da questa competizione a mani vuote. Il problema è senza dubbio fisico, e forse anche mentale. Se così fosse, il tecnico bianconero ha più di una responsabilità su questa disfatta. Sarà finito il tempo di Allegri a Torino?
Ajax (4-3-3): Onana 6; Veltman 6.5, De Ligt 8, Blind 6, Mazraoui s.v. (Dal 10′, Sinkgraven 5.5. Dall’81’ Magallan s.v.); van de Beek 7, De Jong 6.5, Schone 6.5; Ziyech 7.5, Tadic 7, Neres 7.5.
This post was last modified on 17 Aprile 2019 - 18:26