A soli dieci giorni dall’attesissima sfida di Amsterdam tra Ajax e Juventus, Tuttosport si è recato in Olanda per intervistare De Ligt, vincitore del Golden Boy 2018 e sogno dei bianconeri per la prossima stagione.
Ecco l’intervista realizzata da Filippo Cornacchia:
De Ligt, il Golden Boy l’ha cambiata?
“No, il mio pensiero è sempre lo stesso di prima: lavorare duro per migliorarmi. Però diciamo che in Champions League finora mi ha portato fortuna”.
Dopo aver eliminato i campioni in carica del Real Madrid, fra dieci giorni ricevete la Juventus alla Johan Cruyff Arena. Tre motivi perché potete continuare a stupire l’Europa?
“Siamo giovani, abbiamo giocatori di qualità e sulla Juventus ci sarà più pressione che su di noi. Ci crediamo, ma sappiamo che sarà difficile perché la Juve è una grande squadra”.
Ma ha cominciato a studiare l’italiano?
“No, no”.
Ha pensato in queste settimane che in meno di un anno, da giugno 2018 ad aprile 2019, ha giocato con l’Olanda nello stadio della Juventus, è stato a Torino per la cerimonia in cui è stato eletto Golden Boy e il 16 aprile, quarti di ritorno di Champions, nella stessa città disputerà la partita più importante di questo suo inizio di carriera. Il destino sembra spingerla alla Juve: lei crede a queste cose?
“Sinceramente non credo al destino, però è strano, sì”.
Prima c’è la sfida di Amsterdam. Cristiano Ronaldo, infortunatosi col Portogallo, è in dubbio: lei spera nel forfait o non confrontarsi con CR7 le dispiacerebbe?
“Cristiano è uno dei migliori al mondo e senz’altro la Juventus con lui è più forte. Però confrontarsi con un top come lui è sempre affascinante. Ho affrontato Cristiano Ronaldo con la Nazionale, è stata dura: però ho un bel ricordo, personalmente era stata una partita positiva”.
A parte Cristiano Ronaldo, chi sono i giocatori della Juventus che stima di più?
“Mi piace tantissimo Chiellini, è uno dei migliori in assoluto a difendere. Fortissimo. Apprezzo anche Bonucci. Per un giovane come me sono entrambi due modelli a cui ispirarsi”.
José Mourinho li ha definiti “i professori di Harvard”. Allenarsi e giocare assieme a due difensori top come Bonucci e Chiellini potrebbe essere un vantaggio per la sua carriera?
“Potrebbe esserlo, sono due tra i migliori centrali d’Europa. Ma ci sono anche altri club. Vedremo al momento giusto, ora sono focalizzato sull’Ajax”.
Il suo manager è Mino Raiola, tra i più importanti al mondo. Ricorda il primo appuntamento e le parole che utilizzò per convincerla a entrare nella sua scuderia di stelle?
“Ci incontrammo nel 2017, era gennaio. Mino disse che mi voleva con lui perché mi stimava e aveva molta fiducia nelle mie potenzialità. Conoscevo già la sua importante reputazione, ci ho pensato un po’ e poi ho accettato. E sono molto contento della scelta. Ci pensa lui al mio futuro”.
Simone Nasso
This post was last modified on 18 Luglio 2019 - 14:35