Era il 16 settembre 2018, all’Allianz Stadium si giocava Juventus-Sassuolo. Una partita come tante, con però qualcosa di speciale: i primi gol di Ronaldo in maglia bianconera. Fino a quel momento a secco, senza segnare a Chievo, Lazio e Parma, contro i neroverdi sono arrivati rispettivamente il primo e il secondo gol con la Juve. Una gioia immensa per lui, abituato a segnare con continuità, e per i tifosi, che per la prima volta hanno potuto esultare ai grido di: “Siuuu!”. Sono passati 5 mesi da quel giorno, e la storia non è cambiata. Ieri, sempre contro il Sassuolo, Ronaldo è andato nuovamente in gol, chiudendo così una sorta di cerchio, pronto ad aprire nuove e bellissime pagine.
Il gol al Mapei Stadium è una sorta di continuità con il lavoro iniziato in passato. Infatti, non considerando le prime due trasferte, quelle con Chievo e Parma, nelle quali appunto Cristiano non era ancora andato in gol, da quando si è sbloccato ha segnato in ogni gara fuori dalle mura di casa. Sotto i suoi colpi sono cadute Frosinone, Udinese, Empoli, Milan, Fiorentina, Torino, Atalanta, Bologna, Lazio e ieri Sassuolo. Numeri davvero pazzeschi, che dimostrano come i fischi degli avversari carichino ancora di più un campione come CR7.
Chi pensa che Cristiano Ronaldo alla Juve sia meno incisivo che in passato, dovrà ricredersi. Con il gol di ieri, il portoghese, ha segnato il suo 20esimo gol in bianconero (in tutte le competizioni). I dati parlano chiaro: Ronaldo ha segnato almeno 20 gol nelle sue ultime 13 stagioni giocate tra Manchester United, Real Madrid e appunto Juve. Anche in bianconero ha dunque raggiunto la cifra che, negli anni passati, aveva raggiunto con gli altri club. Altro che fuori forma, altro che 34 anni: Ronaldo ha ancora fame come un ragazzino, e vuole prendersi tutto, continuando a conquistare la Juve tra gol e record.
Josephine Carinci
This post was last modified on 11 Febbraio 2019 - 12:02