Del Favero, portiere dell’Under 23, in qualche occasione aggregato anche con la Prima Squadra, ha parlato ai microfoni di JTV.
UNDER 23
“Quando mi è stato comunicato dell’Under 23 ho pensato che fosse un’idea bella per giocare con più continuità. Sono stato felice di essere scelto. A distanza di mesi posso dire che è molto utile ed è un’esperienza istruttiva se affrontata nel modo giusto. Ho rincontrato molti compagni che rischiavo di perdere. Ritrovarsi insieme è stato molto bello. Abbiamo un bellissimo gruppo, in tanti abbiamo giocato insieme, pur avendo età diverse. Anche quelli che non giocavano con noi si sono integrati bene. Con il mister Lupatelli (preparatore dei portieri, ndr) abbiamo un ottimo rapporto, ci spinge sempre a dare il massimo. Mi ci trovo molto bene. La difficoltà è che nel settore giovanile potevi riuscire a leggere prima le giocate, a capire l’avversario. Adesso in prima squadra (Under 23, ndr) l’attaccante guarda quello che fai tu. Devi farti trovare pronto”.
SQUADRA
“La seconda squadra ha un obiettivo importante. Quasi tutti siamo cresciuti nella Juve e la società l’ha fatto apposta per ingigantire ancor di più un progetto enorme”.
PRIMA SQUADRA
“In America (nel tour estivo) ho fatto una bella esperienza. Sono state settimane intense di lavoro. A Jeddah è stato davvero bello, è stato trionfale (sennò non mi avrebbero più chiamato!). Salire sul palco con la coppa è stato bello”.
ANEDDOTI
“In America prima dell’allenamento, io, Perin, Sczczesny e Pinsoglio facevamo due tiri a basket, ma loro erano più forti!”
JUVE A
“Con Filippi ho un bellissimo rapporto, lo conosco da un po’ di anni e quando mi alleno con la prima squadra mi allena sempre, mi tiene sul pezzo e mi insegna molto. Quando ho la fortuna di allenarmi con loro mi aiuta sul campo e fuori. Allenarmi con la prima squadra insegna molto perché devi sempre dare il 150% solo per capire cosa voglia fare l’avversario. A livello umano sono tutte persone fantastiche e cercano sempre di aiutarmi e spronarmi”.
CAMPIONATO UNDER 23
“In campionato dobbiamo migliorare, abbiamo avuto alti e bassi. Il 2018 è finito in crescendo ma a Cuneo abbiamo fatto fatica. Per fortuna tra poco giocheremo contro il Novara e vogliamo riprenderci quello che abbiamo lasciato poco tempo fa”.
PARATA
“La parata a cui sono più affezionato? Quella con il Novara, per il momento, perché era una trasferta e perché i tifosi avversari mi hanno applaudito”.
I commenti sono chiusi.