In occasione della decima edizione di “Thai Boxe Mania“, evento di sport da combattimento in programma il 26 gennaio al PalaRuffini di Torino, il brand di fama internazionale “Yokkao” ha deciso di mettere a disposizione della platea piemontese alcuni tra i più grandi esponenti thailandesi della disciplina. La squadra di “Yokkao” affronterà quella dei fighter di casa composta da Christian Zahe, Filippo Solheid, Michele Mastromatteo e Giada Nicosia.
Tra gli atleti thailandesi partecipanti a “Thai Boxe Mania” anche il cinque volte campione del mondo Sudsakorn Sor Klinmee, una delle più grandi figure rappresentative della muay thai in giro per il mondo.
Sudsakorn, classe 1986, oltre all’arte marziale, è un giocatore di calcio e grandissimo tifoso della Juventus (ha anche esultato dopo una vittoria sul ring con la Dybala Mask). Un anno fa è entrato a far parte della squadra J-Sport commemorata con la consegna al JMuseum di guantoni e pantaloncini utilizzati nel mondiale vinto nel 2013.
Abbiamo avuto il piacere di conoscerlo a poche ore dalla partecipazione all’evento, assieme al suo allenatore Filippo Cinti, e ci ha raccontato gli albori della sua passione juventina sfociati poi in un simpatico guanto di sfida lanciato a Cristiano Ronaldo.
Un anno fa consegnavi al JMuseum i guantoni. Che emozione è stata per te e che giornata hai vissuto?
“Ho dato anche il pantaloncino con cui ho vinto il mondiale nel 2013. Sono stato molto contento di consegnare questi cimeli personali prestigiosi alla Juventus che è la mia squadra del cuore“.
Com’è nata la passione per i colori bianconeri?
Filippo Cinti (allenatore): “Questo lo dico io: altrimenti non entrava a casa mia (ride)”.
“In Thailandia il calcio è molto seguito e spesso trasmettevano in televisione le partite della Juventus nei grandi match e così mi sono appassionato ai colori bianconeri”.
Qual è la Juve da cui è partita la passione e in quale campione ti identifichi?
“Edgar Davids, Pavel Nedved, David Trezeguet con il quale, tra l’altro, abbiamo avuto il piacere di giocare assieme”.
Avete conosciuto anche il figlio di Trezeguet, che è appassionato di muay thai.
“Sì, è venuto anche in Thailandia ed è stato bello”.
Filippo Cinti: “Io comunque avrei detto Alessandro Del Piero (sorride)”.
Come mai il numero 31 sulla maglietta della Juve?
“Io gioco a pallone in Thailandia, sia in Serie B che in altre squadre e utilizzo il 31 come numero”.
In quale ruolo giochi?
Filippo Cinti: “In panchina? (ride)”
“Sono attaccante”.
Proprio come Cristiano Ronaldo, come hai vissuto il suo arrivo alla Juventus?
“Noi in Thailandia seguiamo molto il calcio inglese. In Premier League ho sempre avuto una preferenza per il Manchester United ed è stato fantastico veder giocare Cristiano Ronaldo lì. Poi quando è andato al Real Madrid ho continuato a seguirlo e quando è venuto alla Juve, che è la mia squadra del cuore, per me è stato un sogno. Sarebbe anche bello incontrarlo”.
Si parla tanto del lavoro che Ronaldo fa quando non si allena in termini di preparazione fisica, quali sono le cose in comune che puoi avere nella quotidianità?
Filippo Cinti: “Tanti in passato lo hanno paragonato al Cristiano Ronaldo della muay thai perché se ne esce con delle cose particolari durante gli incontri. Per quanto riguarda la quotidianità, ormai a questa età c’è tanta esperienza. Gli allenamenti vivono anche di questo. Cristiano Ronaldo è un grande professionista e lo stimiamo tantissimo perché nonostante la sua fama è sempre il primo che arriva all’allenamento e l’ultimo che se ne va. È rimasto umile nel capire che è necessario allenarsi ancora di più perché non ha più vent’anni. Per Sudsakorn è uguale, funziona alla stessa maniera”.
Sei legatissimo a Torino: cosa ti piace della città, cosa ti ha conquistato e se c’è qualche ricordo particolare?
“Ormai sono dieci anni che conosco Torino. Tante volte vado in giro per il mondo a combattere e spesso ho desiderio di tornare a casa in Thailandia. Torino per me è una seconda casa: fa freddo, più che in Thailandia, però mi sono affezionato al mio allenatore che è di Torino e alla sua famiglia che mi ha sempre trattato come un secondo figlio. Poi quando si può vado allo stadio a vedere la Juventus”.
A quando risale la tua ultima presenza all’Allianz Stadium?
“Sono stato a vedere Juve-Barcellona, quarto di finale di Champions League. È stato un bel regalo della società e li ringrazio. In più mi hanno ospitato per Juve-Genoa, dopo aver consegnato il giorno prima i guantoni e i pantaloncini al JMuseum, solamente che per evitare di prendere freddo e compromettere la partecipazione a Thai Boxe Mania ho preferito guardarla da casa. La Juve però è stata gentilissima nell’invitarmi“.
Hai dieci secondi per invitare e sfidare ironicamente Ronaldo dentro il ring, però poi dovrai ricambiare andando alla Continassa.
“Se vuoi venire qua nel mio mondo, sul ring, sei il benvenuto! Poi verrò io nel tuo, lo stadio!”.
Tornando alla città, ci sono dei locali particolari che frequenti? Oltretutto sei sposato con una donna italiana.
“Sì, mia moglie è di Olbia e ci siamo conosciuti proprio in Sardegna durante un evento in cui ero ospite. Ci siamo sposati e da quel momento viviamo in Thailandia. Il mio allenatore mi ha portato ai Murazzi, da “Giancarlo” che è un nostro amico, da “Daiichi” che ha il sushi che mi piace molto. Non giriamo molto perché quando vengo qua ho tempo per allenarmi, mangiare e dormire. Non c’è molto tempo per divertirsi. Il mio allenatore mi ha portato in centro a fare shopping“.
Filippo Cinti: “Ecco, lo dovrò portare a MondoJuve: ancora lì non ci siamo stati”.
Hai un tatuaggio particolare sulla schiena, ci puoi raccontare il significato?
“Sì, è un tatuaggio di buon auspicio, una sorta di protezione. Un porta fortuna per la vita e per i combattimenti”.
Si ringraziano per la disponibilità Sudsakorn e il suo allenatore Filippo Cinti oltre che l’ufficio stampa di “Thai Boxe Mania” nella persona di Giorgia Balzola.
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