Fischio finale. 2-1, tutti contenti. 53 punti nel girone d’andata, è record. Ora si brinda al nuovo anno. Auguri a tutti. Il congedo di Allegri nello spogliatoio bianconero a fine gara deve esser stato più o meno questo. Una Juventus corsara che fino all’ultimo si aggrappa alla speranza di portare a casa i 3 punti grazie ad una Sampdoria che non da mai tregua. Il Var al 94′ conferma (anche giustamente) le speranze bianconere. La Juve vince, di misura. con tanti pensieri per la testa in un 2019 ricco di sfide per Allegri in primis.
La vittoria di oggi lascia il 2018 alle spalle con un’evidente dogma: la Juventus ha una doppia faccia. Quella bianca, fatta di velocità e di forza d’attacco. Quella nera, fatta di eccessive disattenzioni e troppa voglia di accontentarsi. Le due facce sono estremamente collegate. la velocità e la forza mostruosa dell’attacco bianconero porta al tifoso l’aspettativa di prestazioni spettacolari e spumeggianti da parte degli 11 titolari. Ma la mentalità non è mai cambiata: al bel gioco si preferisce la pragmaticità. Questo porta la Juventus ad avvicinarsi tante volte alla porta avversaria e a perdere però quella lucidità necessaria per fare gol.
Non è un mistero che la Juve segni poco; o perlomeno segni molti meno gol di quanti uno si aspetterebbe. Almeno avendo un certo Ronaldo in quadra. La mancanza di lucidità porta anche a questo: tante occasioni sprecate e troppa foga impulsiva nel voler segnare. Un grosso difetto che porta i bianconeri a non voler (o a non poter) chiudere le partite, accontentandosi magari del microgol di vantaggio. Una situazione che ha giocato a sfavore della Juve più volte nel corso di questa prima parte di stagione.
Ecco perchè da questo punto di vista serve assolutamente un cambio di rotta. Allegri deve metterci del suo per cambiare mentalità. La lucidità deve essere affinata e le tante occasioni da gol devono esser fatte valere. Sarà uno dei passi decisivi per la stagione europea della Juve, al fine di poter bramare uno dei due posti da finalisti al Wanda Metropolitano. Non si sta criticando il modo di giocare di Allegri. La Juventus è già una macchina da guerra e i numeri parlano da soli. Serve però un aggiustamento della mira e della lucidità per trasformare la macchina da guerra bianconera in un’autentica schiacciasassi ai limiti della perfezione.
This post was last modified on 29 Dicembre 2018 - 15:53