Un termine coniato da Massimiliano Allegri qualche settimana fa.
La Juventus ha trovato il suo tuttocampista ideale.
Indossa quella numero 10 che in bianconero assume un valore ed un peso differente.
Eppure Paulo Dybala sembra non curarsene, dribblando agevolmente la pressione come fa con i suoi avversari.
Anche quest’oggi contro la Sampdoria, in una partita molto difficile per i campioni d’Italia in carica, la Joya è stato tra gli indiscussi protagonisti della sfida.
Uomo ovunque.
E lo si nota fin dai primi minuti.
E’ infatti l’asso argentino ad innescare Cristiano Ronaldo, con un ampio cambio di gioco, per il gol del momentaneo vantaggio della Juventus.
Appena 180 secondi per risultare decisivo.
Ma non è che l’inizio di una partita che vede nel sacrificio e nella classe cristallina, le due caratteristiche principali messe sul rettangolo verde di gioco da Paulo Dybala.
Già perché se Mandzukic inverte più volte la sua posizione con quella di CR7, l’ex Palermo inizialmente parte sulla fascia destra del campo.
Più lontano dalla porta vero, ma decisamente il fulcro del gioco di Madama.
Ma la classe non può essere imbrigliata in un determinato ruolo, in una specifica posizione.
Ed ecco che la Joya inizia ad avvicinarsi più nel vivo del gioco, duettando con i suoi colleghi di reparto.
Saltando il suo diretto marcatore e creando superiorità numerica.
E lui ad accendere la luce. Fino ad ora niente di nuovo ma la sorpresa avviene nella ripresa.
Appena approdato alla Juventus per 40 milioni di euro, Paulo aveva un compito: sostituire il connazionale Carlos Tevez.
Se con la maglia rosanero però la Joya agiva da prima punta vera e propria, nonostante la stazza, a Torino il suo ruolo è leggermente cambiato.
L’attaccante di peso è Mario Mandzukic, l’argentino adesso dovrà gravitargli attorno.
Un’intesa sin da subito positiva, ma l’anno successivo il suo raggio d’azione cambia, arretrando ancora di più.
Con l’approdo di Higuain alla Juve, Mandzukic diventa di fatto un esterno offensivo, mentre Dybala diventa il trequartista della Vecchia Signora.
Anche in queste vesti, le prestazioni del ragazzo classe 1992 non cambiano: i bianconeri approdano a Cardiff, perdendo la Champions League solo contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo.
Proprio quel CR7 che da questa estate è diventato suo compagno di squadra.
E con la venuta del fenomeno portoghese alla Juventus, è ancora Dybala a cambiare il suo raggio d’azione.
Dopo qualche problema iniziale di adattamento, adesso Paulo ha compreso a pieno il significato di tuttocampista.
Lo si capisce quando al 95° quando con un colpo di tacco ed annesso tunnel illumina e regala a Douglas Costa il pallone del possibile 3-1.
Una vera e propria idea di pensiero ormai sposata completamente dalla Joya che partecipa anche alla fase difensiva, compiendo una rincorsa di 40 metri con annessa scivolata a sradicare palla al giocatore della Sampdoria.
Il manifesto che ormai Paulo Dybala è diventato un giocatore completo.
This post was last modified on 30 Dicembre 2018 - 16:37