Davvero in pochissimi, forse nessuno, si sarebbero aspettati la sconfitta della Juventus a Berna contro lo Young Boys. Si è probabilmente un po’ sottovalutato l’avversario specialmente nel primo tempo, se ci aggiungiamo anche che sbagli due grandissime palle gol con un uomo a tu per tu col portiere e ti giunge voce che il Manchester United perde a Valencia, il patatrac è servito. E’ una sconfitta che non fa male, per fortuna, ma deve far riflettere per il futuro più prossimo.
Nel gelo di Berna davvero in pochi si salvano, solo due/tre giocatori raggiungono la sufficienza nel voto ed uno di questi è certamente Douglas Costa. Il brasiliano per un certo senso è stato croce e delizia della Juventus: nel primo tempo, il vantaggio dello Young Boys è nato da un suo passaggio superficiale che ha messo in difficoltà Alex Sandro che successivamente ha commesso il rigore, mentre nella ripresa è stato il migliore dei suoi insieme al neo entrato a Dybala. A fine primo tempo Allegri ha invertito le posizioni di Douglas Costa e Bernardeschi, mettendo l’ex Bayern Monaco sulla sua fascia preferita, quella sinistra, che ha arato dal 46′ al 90′.
“Flash” (il suo soprannome, ndr) ha vestito i panni del supereroe per portare in salvo i suoi compagni di avventura, ma non è bastato. Non solo per colpa sua, però. Quasi sempre ha vinto l’uno contro uno con Camara e crossato in area, tuttavia né Mandzukic, né Cristiano Ronaldo hanno mai tagliato sul primo palo per insaccare il pallone di testa. Il brasiliano ha aumentato il ritmo nel secondo tempo, senza però avere la stessa ricompensa dai propri scudieri. Ci ha provato più volte a crossare e, vedendo che nessuno prendeva al volo i suoi cioccolatini, ha deciso di mettersi anche in proprio con due conclusioni dalla distanza uscite di pochissimo.
Queste sconfitte devono far crescere, come quella ricevuta dallo United più di un mese fa. Al contrario della debacle dell’Allianz Stadium, la Juventus ha offerto davvero una brutta prestazione dal punto di vista del gioco e la disfatta contro lo Young Boys è più che meritata. Nel buio più totale c’è stato un lampo di un brasiliano che ha provato a ribellarsi alle difficoltà generali. Per il futuro, c’è bisogno che tutti mettano in campo lo spirito di Douglas Costa perché solo con quella fame si può andare lontano.
Michele De Blasis