Agnelli-Zhang: nemici o…?

In un’Italia (calcistica e non) sempre più logorata da tutto quello che è antiquato, tradizionale, vecchio e datato, una flebile luce di speranza arriva da due giovani figure del calcio moderno che stanno a loro modo rivoluzionando tutto ciò che ruota intorno al loro essere: parliamo di Andrea Agnelli e Steven Zhang.

Per definire il rapporto tra i due – giovanissimi – presidenti, basterebbe rimarcare il fatto che uno copre questa carica da anni ormai alla Juventus, mentre l’altro, succedendo all’indonesiano Erick Thohir, ha preso le redini di nientemeno che l’Inter, rivale per eccellenza della Vecchia Signora.
Appunto, basterebbe questo per definire chiuso in partenza un qualsiasi tentativo di approccio tra i due club; niente di più sbagliato invece. I due, infatti, hanno già dimostrato di avere la stessa visione e di andare di pari passo su parecchi argomenti: il “rinnovato” club nerazzurro, ad esempio, ha infatti sostenuto quella che fu l’elezione di Agnelli a Presidente dell’European Clubs Association (ECA), mentre dal canto suo Agnelli è stato tra i più positivi nella possibilità di una nomina di Zhang jr nel Club Competition Committee dell’UEFA(il comitato che si occupa delle competizioni europee). Entrambe le figure, poi, si sono trovate d’accordo sulla riforma della Champions, sulle modifiche alla struttura delle coppe e sul progetto “Superchampions”, giocando un ruolo importante in quella che fu l’introduzione(ormai ufficiale) alla terza competizione europea.

Logicamente in Italia la musica non può essere la stessa, dato che ogni club ha i suoi legittimi interessi, ma segnali di una possibile alleanza si sono potuti vedere anche in territorio nostrano: prima con la tanto favoreggiata candidatura di Massimo Moratti come nuovo presidente federale da parte del presidente juventino (per Agnelli si tratta di una figura conosciuta sin dai tempi dell’infanzia), poi dallo stesso condiviso sentimento di rinnovamento per il movimento calcistico italiano che ha portato al nuovo statuto. Da sempre, poi, bianconero e nerazzurri hanno posizioni “vicine” in Lega, costituendo quello che è identificabile come il fronte “anti-Lotito”.

Avversari sì, sempre, ma con le mani tese verso un futuro roseo per entrambe. Potrà essere un nuovo rivoluzionario capitolo dell’infinita sfida Juve-Inter?

A cura di Federico Brollo.

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