Lo scambio Bonucci-Caldara 90 giorni dopo: ecco perchè la Juventus aveva ragione

Sono passati esattamente 90 giorni dalla maxi operazione fra Milan e Juventus. Lo scorso 2 agosto, infatti, si formalizzò lo scambio Bonucci-Caldara, con annesso prestito oneroso di Gonzalo Higuain. I tifosi bianconeri, per diversi giorni, hanno criticato la società per aver ceduto un giovane promettente in cambio di un “traditore” nemmeno al top della forma. Polemiche che sono continuate anche a campionato iniziato, davanti alle prime prestazioni non eccelse di Leonardo Bonucci. Un classico, purtroppo, vedere come i tifosi non confidino nelle mosse effettuate dalla dirigenza, la quale pare non abbia avuto scrupoli nel riportare a Torino l’ex capitano rossonero, a discapito del giovane Mattia Caldara.
Trattasi di tifosi capaci quasi di dimenticare acquisti del calibro di Emre Can, Cancelo e Cristiano Ronaldo, pur di criticare a spada sguainata la cessione di un giovane anonimo.
Analizziamo ora, circa tre mesi dopo, questa operazione così presa di mira.

12 presenze su 13 per Leonardo Bonucci fino ad ora, titolare inamovibile della compagine prima in classifica. Un avvio di stagione un po’ opaco per il difensore bianconero, il quale però pare abbia trovato la giusta forma fisica nelle ultime due gare disputate. La Juventus ha trovato in Bonny il giusto alleato per capitan Chiellini: un compagno di reparto fresco, esperto e consapevole della maglia che indossa.
Mattia Caldara intanto? L’ex atalantino ha ben figurato nell’ International Champions Cup, racimolando un paio di presenze nella tournèe americana. Dopo un’ umile presentazione, i tifosi ne erano già innamorati e sognavano di vederlo titolare. Da quando è al Milan, però, il giovane bergamasco è riuscito a collezionare appena 90 minuti, in Europa League, nella trasferta in Lussemburgo con il Dudelange.Caldara è riuscito dunque a figurare in appena una delle dodici gare disputate dai rossoneri in questa prima parte di stagione. Fuori per scelta tecnica? Non esattamente. Ad oggi infatti il difensore è stato lasciato in panchina per cinque volte, e per altrettante cinque non è stato convocato a causa di vari infortuni, l’ultimo dei quali, rischia di fargli terminare una stagione mai iniziata.

Difficile pensare che la Juventus abbia previsto tutto ciò. Sarebbe impossibile, ma è comunque riuscita a vederci bene. Quella trattiva così tanto criticata dai tifosi, è stata dunque un colpo da maestro, l’ennesimo da diversi anni. Un’intuizione che potrebbe essere stata causata dalla fortuna (o sfortuna, volendo essere solidali verso Caldara). Ma grazie a questo episodio, gli scettici, forse ci penseranno due volte prima di puntare il dito verso una dirigenza magistrale come quella della Juventus.

Alessandro Zanzico

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