Il difensore e capitano della Juventus Giorgio Chiellini è stato protagonista di una trasmissione polacca insieme al suo compagno Wojciech Szczesny, con il quale ha affrontato diversi temi.
“In campo mi trasformo, è naturale. E ora sono anche più calmo di quando era giovane – le parole del difensore – Devo trovare un nemico ad ogni partita, per un difensore la sfida contro l’attaccante è fondamentale. In serie A ce ne sono molti: Higuain, Icardi, Dzeko“.
Sul suo ex capitano Buffon e sul paragone con Szczesny: “In Nazionale urlava peggio che alla Juventus, era sempre più teso. Ma è utile avere alle spalle uno che ci aiuta non soltanto con le parate ma pure a parole. Tutti i portieri sono diversi, in alcune caratteristiche Gigi è unico e Wojciech è differente. Ma la cosa particolare è che all’inizio, quando vedevo Tek come avversario, era sempre serio, non parlava molto. Siamo andati a cena insieme la prima settimana dopo il suo arrivo a Torino ed era un’altra persona, chiacchierava e sorrideva sempre”.
“Leadership? È qualcosa di naturale. Lippi mi disse una cosa importante, che i fuoriclasse sono quelli che aiutano i compagni a innalzare il proprio livello. Credo sia vero, anche guardando ai vari Cannavaro, Pirlo e Buffon. Cannavaro era un difensore fantastico, uno dei migliori nell’uno contro uno nel nostro ruolo. Pirlo era un mago, con gli occhi dietro la testa. Buffon è uno dei migliori portieri della storia. Ma il segreto della loro carriera è stato sempre nell’aiutare i compagni e le rispettive squadre”.
Infine sulle parole di Mourinho al termine di Manchester – Juventus: “Mourinho ha detto che possiamo insegnare ad Harvard? Sì, mi piacerebbe andarci, ma per un master in economia, non per tenere una lezione di difesa…“.
Marco Taormina