Erano in 4.000 sugli spalti dell’Old Trafford, uno degli stadi più caldi d’Europa. Arrivati a Manchester per sostenere la squadra in quella che, già alla vigilia, si prospettava come una delle gare più difficili, i tifosi bianconeri hanno lasciato tutti a bocca aperta. Se la Juventus in campo ha dimostrato carattere e personalità, tenendo sempre in mano le redini del gioco e mostrando, anche nei momenti difficili, padronanza della gara, sugli spalti è andata in scena una partita altrettanto bella ed emozionante.
Dal 1′ i supporters bianconeri, accorsi a Manchester da tutta Italia (e non solo), hanno fatto sentire la propria voce, che nel Teatro dei Sogni risuonava come un’eco coinvolgente. L’energia dei tifosi ha incitato la squadra, già desiderosa di rialzare la testa dopo il pareggio con il Genoa e di espugnare l’Old Trafford. Così, mentre in campo la Juventus sembrava la padrona di casa nel modo in cui gestiva palla e copriva tutte le zone del rettangolo verde, cercando spesso la porta, in curva i tifosi cantavano come se quella partita si giocasse all’Allianz Stadium.
Persino da casa si è riusciti a distinguere nettamente i cori dei bianconeri, quelli che ogni domenica accompagnano la squadra verso un’altra vittoria. Dopo il gol di Dybala, arrivato al 17′, i tifosi juventini hanno “osato” persino cantare l’Inno di Mameli. Le voci della Vecchia Signora non hanno smesso di risuonare neppure quando la Juve ha attraversato una fase critica della partita, negli ultimi 20 minuti, con il Manchester United che, risvegliatosi improvvisamente, ha provato a cercare il pareggio.
Una simile padronanza – in campo ma anche sugli spalti – raramente si è vista, soprattutto in uno stadio che già al solo nome incute timore agli avversari, l’Old Trafford. In una scenografia quasi completamente rossa, in uno stadio che si scalda molto facilmente, i tifosi bianconeri hanno alzato la faccia e la voce, in modo deciso e sicuro, vogliosi di dimostrare chi è davvero la Juve. Un tifo del genere raramente si era visto, ma ieri c’è stato – forse anche complici le ultime, sterili, polemiche – ed è servito a trascinare la squadra verso una vittoria meravigliosa.
Questa Juve non ha più paura di confrontarsi con i più grandi, né in campo né fuori.
Josephine Carinci
I commenti sono chiusi.