Il calcio italiano ha da sempre insegnato che il miglior attacco molte volte è la difesa.
Un mantra che nel corso dei decenni i tecnici nostrani hanno utilizzato dapprima in Italia, salvo poi farlo diventare prodotto d’esportazione per vincere anche in Europa.
Un motto che conoscono bene anche a Torino, sponda bianconera.
Perché i numeri parlano chiaro ed evidenziano chiaramente un fattore inequivocabile.
Nessuna squadra come i bianconeri nella massima competizione europea.
Insomma un primato che inorgoglisce la difesa della Juventus che dimostra esperienza e concentrazione.
Merito del reparto difensivo ma anche della fase difensiva della squadra piemontese.
Merito anche a Massimiliano Allegri che nelle prime undici uscite stagionali pare non aver commesso nemmeno un passo falso.
Dati mostruosi quelli registrati dal reparto arretrato bianconero.
Nonostante l’addio di Gianluigi Buffon la fase difensiva della Juventus sembra essere un meccanismo perfetto.
Bonucci sui palcoscenici europei si esalta, mostrando il meglio del suo repertorio.
Giorgio Chiellini, come ammesso dallo stesso Mourinho a fine gara, potrebbe tenere corsi ad Harvard per la sua marcatura.
Alex Sandro sembra essere in forma smagliante, dopo un periodo di alti e bassi abbastanza prolungato.
Joao Cancelo oltre ad illuminare in fase di costruzione, tiene botta senza essere impensierito minimamente da Martial.
Ma la differenza non è merito solo della linea a quattro, ma di tutti gli undici uomini che scendono in campo.
Menzione speciale per Blaise Matuidi: il francese ancora una volta macina kilometri su kilometri all’Old Trafford annullando gli avversari.
Il centrocampista campione del mondo dimostra come la perseveranza, l’abnegazione e la corsa molte volte valgono più di tecnica e velocità di altri suoi colleghi.
E se anche Bentancur inizia a rincorrere l’avversario, dimostrando qualità da mezz’ala, la Juve mostra altre alternative nel reparto nevralgico.
Quella contro il Manchester United però è già la terza gara da imbattuti in Champions League.
Da sottolineare c’è anche un’altra prestazione…
La sfida contro lo Young Boys è stata pura formalità per il club bianconero, nonostante gli svizzeri abbiano poi fermato il Valencia proprio in questo turno.
Lo step decisivo di questo avvio stagione per gli uomini di Massimiliano Allegri è giunto nella notte del Mestalla.
Quando Cristiano Ronaldo spettinò Murillo e il giudice di gara decise di espellerlo.
Una decisione che avrebbe spezzato le gambe a chiunque, tranne che alla Juventus.
Con l’uomo in meno per oltre un’ora di gara, la compagine zebrata ha mostrato i muscoli sfornando una prestazione eccezionale in fase difensiva.
Ancora una volta le prestazioni di Chiellini e compagni sono lievitate, con Pjanic che ha invece firmato il tabellino per ben due volte dagli undici metri.
Tra gli uomini citati manca quello dell’estremo difensore bianconero.
Wojciech Szczęsny dimostra che l’anno di apprendistato alle spalle di Gianluigi Buffon è servito.
Perché nonostante la difesa impenetrabile, se la porta della Vecchia Signora è rimasta inviolata è anche merito suo.
Un esempio? Basta ritornare sempre a quella notte iberica, quando il portiere polacco ha neutralizzato Parejo.
This post was last modified on 24 Ottobre 2018 - 16:03