Entra nella storia della Juventus Paulo Dybala, è il quarto bianconero a realizzare una tripletta in Champions League, prima di lui Pippo Inzaghi, Alex Del Piero e Arturo Vidal. Ciò che più conta oggi, però, non è il record, bensì una fantastica prestazione che la Joya necessitava per star bene. Dopo essere stato messo un po’ da parte (e anche in discussione) in avvio di stagione, Dybala è riuscito prima a sbloccarsi in campionato e poi a trovare non uno, non due, ma tre goal in Champions League.
Parte titolare per la sesta volta in stagione (prima volta in Champions) e praticamente vince da solo: fa tre goal,trova un palo e causa l’espulsione che costringe lo Young Boys a finire la partita in dieci.
È questo il numero 10 che serve a Max Allegri; lo stesso che serve a Cristiano Ronaldo, ai tifosi e alla Juventus tutta. Un giocatore capace di inventare, provare e realizzare, degno del nome e del numero che ha sulle spalle. Un ragazzo che di goal ne ha fatti tanti, ma che esulta alla sua prima tripletta stagionale, come un bambino il giorno di Natale. Inutile dire quanto ora Allegri venga (felicemente) messo in difficoltà dal suo reparto offensivo. Questo perché non sarà facile lasciare qualcuno in panchina quando in rosa hai un Dybala come quello di stasera, un Ronaldo che è da subito diventato indispensabile, un Bernardeschi in grande spolvero, un Mandzukic che riesce ad essere sempre determinante. Un “problema” quello di Massimiliano Allegri, che forse tutti i suoi colleghi gli invidiano.
Resta il fatto che una Juventus così non si è vista mai, una squadra capace di affrontare di petto le gare difficili e di non sottovalutare quelle in cui parte da favorita. Una Juve, che quest’anno, fa davvero paura.
Alessandro Zanzico
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