Torniamo indietro per un attimo al 23 maggio, quando Carlo Ancelotti venne annunciato ufficialmente come nuovo allenatore del Napoli. Il suo arrivo serviva ai partenopei per colmare il gap con la Juventus che Maurizio Sarri non è mai riuscito a fare, per cui, da allora, tutti aspettavano con ansia il primo match con i bianconeri per testare la forza della sua nuova squadra. Dopo mesi di aspettative, Juventus-Napoli è alle porte e già può segnare un bivio importante della stagione.
Il big match che si svolgerà Sabato alle 18 all’Allianz Stadium è anche una sfida tra due personalità molto forti. Massimiliano Allegri e Carlo Ancelotti sono molto più simili di quanto si pensi: vedono il Calcio essenzialmente allo stesso modo, vivendo le loro esperienze con passione e semplicità. Né lacrime, né scuse quando si perde. Si accetta la sconfitta imparando dagli errori. Entrambi, prima di essere degli allenatori, sono degli eccezionali gestori di uomini. Non è mai accaduto che nelle loro squadre qualcuno facesse una parola fuori posto, tanto meno un comportamento sbagliato. Forse, anche per questo sono due dei più grandi allenatori del giorno d’oggi.
L’ultimo incontro a Torino tra Allegri ed Ancelotti è datato 5 maggio 2015, nell’andata della semifinale di Champions League. Carletto sedeva ancora sulla panchina del Real Madrid ed aveva dalla sua parte Cristiano Ronaldo, che questa volta avrà contro. Quelle fu una delle sere più belle della storia recente bianconera, la Vecchia Signora si impose per 2-1 grazie alle reti di Morata e Tevez e quel successo fu decisivo per l’approdo in finale dopo 12 anni d’astinenza.
La sfida di sabato sarà tutta un’altra cosa: il momento di stagione sarà diverso, i giocatori che affronteranno la Juventus saranno diversi, le aspettative saranno completamente diverse. Quel che rimane è la sfida tra due allenatori vincenti che sono pronti a darsi battaglia dentro e fuori dal campo. Sempre, però, con la solita tranquillità che li contraddistingue.
Michele De Blasis
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