L’addio di Dani Alves aveva praticamente creato una voragine sulla corsia difensiva di destra della Juventus, vista la difficoltà che la società bianconera aveva ravvisato nel sostituire l’ex Barcellona, tanto più con l’uomo che era stato acquistato per sopperire alla sua mancanza, vale a dire Mattia De Sciglio, dimostratosi un modesto interpretare abile nel svolgere il suo compitino ma senza grandi garanzie, né tecniche né fisiche. In un giorno di luglio, però, sotto la Mole si è presentato Joao Cancelo. È arrivato tra qualche perplessità, soprattutto riguardante la fase difensiva, ma nelle tre partite che ha giocato finora con la maglia bianconera, le ha spazzate via tutte.
Immaturo in fase difensiva a chi? All’esordio con il Chievo, la schiera di critici è partita in quinta contro il terzino, incapace di infondere sicurezza quando era chiamato a difendere. L’errore su Giaccherini, costato il calcio di rigore del momentaneo vantaggio dei clivensi all’esordio, è stato semplicemente un episodio. Contro il Sassuolo, così come contro la Lazio, Joao è stato attentissimo in marcatura, nelle diagonali e negli uno contro uno. Dalla sua parte non è passato nessuno e non ha sbagliato praticamente nulla. È cresciuto, dice qualcuno. Ma un certo tipo di qualità non può nascere in pochi mesi: bisogna che siano presenti nel calciatore. E se qualcuno lo aveva chiamato “diamante grezzo” proprio per le incertezze difensive, i primi calci al pallone con la maglia bianconera hanno dimostrato che gli aspetti da sgrezzare sono veramente pochi. Cancelo dimostra un’invidiabile condizione fisica, ma sorprende soprattutto la sua concentrazione: sempre nel match, sempre nel vivo dell’azione, mai preso controtempo oppure di sorpresa.
In fase offensiva, invece, è uno spettacolo. È semplice: non lo tengono. Il dribbling è la sua arma letale: con la squadra di De Zerbi ne ha vinti ben cinque. Una garanzia. Va via tranquillamente a ogni avversario, li fa impazzire, e arriva sul fondo con facilità disarmante. E poi? E poi crossa, un fondamentale per un terzino che, però, la scorsa stagione a Torino si è visto pochissime volte, solo quando, nel finale di stagione, Massimiliano Allegri ha schierato Juan Cuadrado sulla destra. Perché semplicemente De Sciglio, Sturaro o Barzagli non hanno questo colpo nelle loro caratteristiche. Qualsiasi pallone che arrivi dalla sua parte, ha un coefficiente di pericolosità altissimo: l’attacco bianconero non va in gol da un suo cross semplicemente per casualità o sfortuna. What else?
Se c’era un solo dubbio – al netto anche di Cristiano Ronaldo – sulla formazione della Juventus, quello riguardava il ruolo di terzino destro, per le considerazioni effettuate in precedenza. Dopo soli 270′, non ci sono più dubbi: la Juve ha trovato il suo esterno ed è anche di grande qualità. A 24 anni, Cancelo si candida ad essere uno dei migliori al mondo in quella posizione. E vista l’abbondanza che si trova sulle corsie laterali Massimiliano Allegri, possiamo benissimo affermare che questa Juventus ha messo definitivamente le ali.
This post was last modified on 17 Settembre 2018 - 11:14