Da ieri conosciamo il calendario della Serie A 2018/2019: a Verona con il Chievo la prima, in casa con la Lazio la seconda e con un finale di stagione thrilling. Com’è giusto che sia, in questi giorni si parla tanto di calciomercato e di possibili entrate. Ma alla fine è sempre il campo che decide chi ha ragione e chi no, chi vince e chi arriva secondo: e in campo ci vanno i giocatori, con le indicazioni dell’allenatore.
LA ROSA
Per quanto ritenga importantissimo il saper difendere (soprattutto in un club come il nostro), mai come quest’anno ciò che sarà più interessante analizzare riguarderà la fase offensiva: non si tratta solo di chi giocherà, ma più in generale di come si muoverà l’assetto bianconero dal centrocampo in su. Un’analisi del genere, però, non può prescindere dai nomi: ad oggi (27 luglio) in rosa ci sono Ronaldo, Dybala, Mandzukic, Douglas Costa, Cuadrado, Bernardeschi, Favilli, Higuain e Pjaca. Questi ultimi tre li escluderemo dal nostro approfondimento, in quanto sono dati in partenza.
Con i sei giocatori rimasti Allegri, fortunatamente per lui, può fare sostanzialmente quello che vuole: 4-2-3-1, 4-3-3, 4-4-2, 4-3-1-2, 4-3-2-1. Partiamo dal punto fermo: CR7 sarà il perno (“Giocherà da punta“, ha detto Allegri dopo la sfida con il Bayern Monaco), attorno a lui si muoverà tutta la fase di attacco. L’ipotesi che, personalmente, convince di più è quella che presenta Ronaldo affiancato da Dybala e Costa, ma non in un 4-3-3 classico: la Joya, infatti, giocherebbe più accentrato e alle spalle del portoghese, un po’ come ha fatto alla fine della scorsa stagione. Douglas Costa, invece, sarebbe largo a sinistra per permettergli di superare in dribbling l’avversario e mettere il pallone in mezzo.
Tuttavia sappiamo quanto Allegri stimi Mandzukic: e da lui ci si può aspettare un lavoro simile a quello che Benzema fa nel Real Madrid, anche se i due hanno caratteristiche diverse. Il croato infatti potrebbe partire in un attacco a due, al fianco di Ronaldo, per poi aprirsi in fascia portando via almeno un centrale difensivo, permettendo così al cinque volte Pallone d’oro di avere un ostacolo in meno verso la porta (come se ne avesse bisogno, aggiungerei). Altrimenti, in un 4-2-3-1 super offensivo, Mario, partendo da sinistra, si può accentrare e giocare vicino al portoghese in modo da lasciare la fascia libera per le sgroppate di Alex Sandro.
In fase di possesso, una grande mano può darla Cuadrado sulla destra. Conosciamo le doti del colombiano e ci ricordiamo benissimo dei suoi cross a tagliare l’area di rigore, per cercare proprio Mandzukic. Con Cancelo su quella fascia (nota personale: spero che Allegri lo faccia giocare terzino) si formerebbe una coppia devastante, capace sia di saltare l’uomo, sia di crossare dalla trequarti oppure dal fondo. Con tanti ringraziamenti da parte di CR7.
E poi c’è il jolly: Federico Bernardeschi. Il concittadino di Buffon è capace di giocare in tutti i ruoli dell’attacco, persino da falso nueve; dunque è difficile da collocare in un contesto tattico fluido e dinamico qual è quello di mister Allegri. Una cosa è certa, però: la grande capacità tecnica dell’ex viola, unita alla sua buona – seppur ulteriormente migliorabile – visione di gioco, sono un asset in più. Stimo particolarmente Bernardeschi e quest’anno mi aspetto il salto di qualità: non sarà facile perché la concorrenza è molta ma le doti ci sono.
Nel momento della partita in cui la Juve esercita pressione, dunque, le opzioni sono tantissime: si può passare per Dybala e la sua rapidità d’esecuzione, andare sulle fasce da Douglas e Sandro (a sinistra) o Cancelo (a destra) per saltare l’uomo e metterla in mezzo, oppure si può dialogare nello stretto data la grande tecnica a disposizione dei bianconeri (Pjanic, Dybala, Ronaldo, Costa, Cancelo solo per citarne alcuni).
Ma non va trascurata l’ipotesi del contropiede: sappiamo quanto Allegri ritenga fondamentale anche la fase difensiva; è capitato spesso, nella stagione scorsa, che la squadra si abbassasse con quasi tutti i suoi effettivi per poi ripartire in velocità (vedi il goal di Higuain al San Paolo). Quest’anno potrebbe succedere di nuovo: una volta recuperata palla, le frecce Costa/Cuadrado/Cancelo/Bernardeschi possono dare manforte a Ronaldo e Dybala, liberandoli per il tiro.
Insomma, le opzioni tattiche offensive della Juve sono veramente spropositate: forse mai come quest’anno Allegri ha a disposizione tanta potenza di fuoco. Spetterà a lui far rendere i bianconeri al massimo. Il 26 agosto, a Verona, il primo banco di prova. Ne vedremo delle belle.
Danilo De Rosa
This post was last modified on 27 Luglio 2018 - 00:17