Due giorni in cui il telefono vibra continuamente. E meno male che vibra solo, se squillasse ogni due secondi sarebbe la fine per me. “Cristiano Ronaldo alla Juve”, immagino ne abbiate sentito parlare. Si respira un’aria di attesa mista ad ansia, masochismo, insofferenza, devastazione, gioia, tristezza, delusione, speranza, principi di infarto, desolazione… potrei continuare per ore. Qualsiasi stato d’animo vi venga in mente, c’è.
In queste ore abbiamo sentito di tutto: dal “cugino del padre di un mio amico che forse ha sentito dire che“, fino al giornalista di turno che conferma tutto. O smentisce tutto. In mezzo un sacco di fake news su Ronaldo a Caselle, il mistero della casa che sta a cercando a Torino (al momento sembra sia un castello con dodicimila piscine, quattro campi da calcio e il garage per due macchine, ovviamente zona Collina/Precollina). C’è una certa corsa contro il tempo per dare la notizia prima di tutti che sta diventando quasi isterica.
La trattativa con Ronaldo sembra poter andare in porto: questa è la sensazione condivisa da molte testate giornalistiche. Di fatto però, ancora non si può parlare di niente di ufficiale. Solo di sensazioni, contatti non confermati, parole che non si possono dire, fatti da aspettare prima che si “rovini”tutto. E poi quel 7 che ritorna come una suggestione assurda: presentazione il 7 luglio, il 7/7, magari alle ore 7, con la maglia (neanche a dirlo) numero 7.
Questa attesa sta degradando nell’assurdo: se non dovesse arrivare CR7 alla Juve si potrebbe parlare del più grande bluff di mercato della storia? In tanti si sono esposti, alcuni sono rimasti cauti: chi delle due fazioni avrà ragione alla fine? Nel frattempo vorrei provare a tirare dei precedenti che a qualcuno potrebbero apparire assurdi, ad altri potrebbero calzare a pennello. Proviamo?
La notizia arrivò con lo stesso fragore e lo stesso stupore dei diretti interessati. Si cominciò parlando subito dei famosi 40 milioni, mettendo sul piatto anche Romagnoli. Non durò molto la telenovela, e sappiamo com’è andata a finire: la trattativa che sarebbe stata assurda fino a poche settimane prima diventò realtà. Un po’ come quella di Ronaldo no?
Uno dei migliori giocatori al mondo al Milan. Una di quelle cose che non succedono, ma se succedono… ed infatti accadde. Ronaldinho, dopo i mondiali 2006, non era più lo stesso che incantava continuamente a Barcellona. Forse per questo dalle parti del Camp Nou decisero che il suo tempo era finito, e che quello di Messi doveva cominciare. Ronaldo in questo momento non ha possibili eredi, e nonostante l’età (33 anni) non sembra per niente in fase calante. Ma anche in questo caso, non succede ma se succede… anche se il brasiliano a Milano fu luci ed ombre: tanto spettacolo ma anche qualche delusione di troppo.
Questa è una ferita al cuore. Ma più che altro è un timore che in molti sperano di non rivivere: vi ricordate l’estate del 2008? Quanto tempo passato a parlare di uno dei migliori registi sul mercato in bianconero. Quante volte a sentire dai giornali che era vicino al bianconero. E poi niente, a Torino arrivò Poulsen. Lo spagnolo restò un altro anno a Liverpool per poi accasarsi al Real Madrid e fare la carriera che ha fatto.