Reduce da un’ottima stagione con la maglia della Juventus, Paulo Dybala si aspettava un mondiale sicuramente diverso da quello riscontrato fin’ora. La Joya sta trovando ampie difficoltà ad emergere con la casacca albiceleste. Sono poco più di venti, infatti, i minuti concessi, dopo la fase a gironi, al numero 10 bianconero. Dybala guarda oltre l’unica presenza registrata in questo mondiale e continua a sostenere che, entro la fine di questa competizione, otterrà il suo spazio ed avrà il suo momento di gloria.
I motivi dell’ esclusione
Quasi assurdo pensare come, nel corso di queste prime tre gare, mister Sampaoli, abbia preferito alla Joya giocatori del calibro di Cristian Pavon e Maximiliano Meza, entrambi ampiamente al di sotto delle qualità tecniche di Paulo Dybala.
Com’è possibile, dunque, che un calciatore, valutato attualmente oltre 100 milioni di euro, possa non aver spazio in una nazionale che accusa gravi lacune in più fronti?
Un problema potrebbe essere quello di avere troppi mancini in attacco. Con Messi titolare inamovibile e Di Maria seconda scelta preferita, l’aggiunta di Dybala comporterebbe un tridente prettamente mancino, il che renderebbe la manovra offensiva sforzata e prevedibile.
Altro intoppo potrebbe essere la scarsa intesa con Messi. Fu proprio la pulce, lo scorso 26 Marzo, a spiegare quanto possa essere improbabile che i due possano trovarsi a loro agio nel giocare assieme.
Come giocherebbe l’Argentina con Dybala ?
L’ innesto di Paulo Dybala titolare, permetterebbe a Sampaoli almeno due ottime alternative.
Con un 4-3-3 l’Argentina presenterebbe la stessa difesa della partita contro la Nigeria (Armani fra i pali ed i soliti Otamendi, Rojo, Tagliafico e Mercado davanti ad esso); Mascherano, Biglia e Banega a formare il tris di centrocampo, ed un tridente offensivo composto da Messi, Dybala e Higuain. Questo scelta potrebbe tornare utile considerando l’ottima intesa fra Joya e Pipita, ma anche per far si che Aguero, non ancora al meglio dopo l’infortunio al ginocchio rimediato in primavera, possa tornare al top della forma.
Optando per un 4-2-3-1, invece, potremmo trovare, davanti alla consueta difesa, la combo centrale composta da Banega e Mascherano; Messi trequartista, Dybala largo a destra, Di Maria (o Pavon) largo a sinistra ed Higuain (o Aguero) unica punta.
Alessandro Zanzico
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