Abbiamo raggiunto telefonicamente Katia Serra, responsabile calcio femminile dell’Assocalciatori nonché ex opinionista Rai, e abbiamo parlato di quello che si potrà vedere in questo bollente finale di stagione di campionato, in cui Juventus Women e Brescia si giocheranno lo scudetto. Una lunga e piacevole conversazione che riportiamo in questi passaggi:
“Se dovessero scontrarsi nello spareggio, cosa che sembra scontata ma non al 100%, per me non sarà una sorpresa: fin dall’inizio del campionato vedevo Juventus e Brescia allo stesso livello. Un peccato la partenza al rallenty della Fiorentina: senza una pedina fondamentale come Alice Parisi hanno perso parecchio, anche le viola possono considerarsi una squadra di alto livello. Solo chi non segue questo sport poteva pensare che il 4-0 dell’andata fra Brescia e Juve fosse il frutto di una partita vinta facilmente dalle bianconere, cosa che in realtà non è stato. La prima stagione delle bianconere in serie A è stata certamente lunga e dispendiosa, non è facile partire trovandosi sempre in cima e rimanerci fino alla fine. Le qualità delle due squadre sono molto simili e ad oggi non mi sento di dire chi delle due possa essere la favorita per la vittoria finale. Se ci dovesse essere lo spareggio, è difficile sapere se la Coppa Italia potrà togliere energie alle bresciane, visto che, con ogni probabilità, si aspetterà la fine del campionato per far sapere la data”.
Le sorprese del campionato?
“Sicuramente Glionna e Cantore possono essere considerate le sorprese della Juventus: se queste due ragazze giovanissime, provenienti entrambe dalla serie C, sono riuscite a calarsi così bene nella mentalità di un club e di una categoria di gran lunga superiori alla realtà in cui giocavano prima, significa che sono state in grado di fare molto bene e di poter avere un bell’avvenire in avanti. Se devo citare nomi di altre squadre dico Giugliano e Giacinti: non propriamente sorprese perché sono giocatrici conosciute e il loro valore è noto, ma quest’anno hanno avuto una crescita importante e si sono confermate tra le migliori del campionato”.
Campionato femminile con la FIGC
“Questo è un passo di cui certo non ci si può lamentare, ma non può rappresentare l’ultimo passo. Le ragazze hanno ancora lo status di dilettanti, la cosa più importante è riconoscere loro il professionismo, o comunque uscire dal livello del dilettantismo. Per arrivare a ciò bisogna continuare a lavorare, a riuscire ad organizzare meglio le manifestazioni e superare la frammentazione che c’è adesso, in questo modo diventa tutto più veloce. Mi auguro che questo passo possa essere il primo verso la valorizzazione che meritano, altrimenti sarà come se fosse cambiato l’organizzatore senza che sia cambiato molto”.
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