Se negli anni scorsi arrivati a questo punto della stagione i tifosi della Juventus vivevano con una certa rilassatezza il finale di campionato con buona parte di scudetto al petto (ammesso che non fosse già stato matematicamente conquistato), in questo 2018 c’è da tribolare ancora parecchio. +4, +1, +7, -1: numeri che hanno fatto compagnia a Juve e Napoli da quest’estate in poi e che riecheggiano adesso come simboli di una lotta che ancora non vive né di vinti, né di vincitori. Come l’acqua, gli equilibri cambiano forma, dando un giorno più forza ai bianconeri, un altro ai partenopei. Ieri sera abbiamo visto come gli equilibri non abbiano avuto bisogno di Bonucci per essere spostati: se il Bologna si è trovato casualmente in vantaggio nel primo tempo, nel secondo con l’uomo in più (perché il Douglas Costa visto allo Stadium vale per due) l’inerzia della partita è stata completamente di marca bianconera.
Equilibri a parte, adesso si ritornerà al solito giochetto in cui si guarda quante partite mancano, quali avversari ci sono da affrontare, se in casa o se in trasferta. Gol fatti e gol subiti. Scontri diretti. Magari si arriverà a spolverare gli scontri diretti degli anni ’70.
Le prossime avversarie della squadra di Allegri sono Roma in trasferta e il già retrocesso Verona in casa. In più c’è una finale di Coppa Italia da giocare questo mercoledì contro il Milan di Gattuso. Con il Napoli che giocherà domani contro il Torino si saprà se il +7 attuale possa permettere ai bianconeri di festeggiare con largo anticipo (e meno sofferenze di quanto si aspettasse) rispetto a quello che era pronosticato. Più realisticamente il vero banco di prova sarà la prossima settimana quando il virtuale +4 resisterà anche dopo che gli uomini di Sarri avranno affrontato la Sampdoria: se le distanze dovessero rimanere così allora il famigerato settimo scudetto consecutivo sarebbe realtà. Se invece si dovesse aspettare l’ultima giornata (e questo significherebbe per la Juve essere incappati in un risultato negativo all’Olimpico) allora le cose assumerebbero più una visione da Thriller, la canzone di Michael Jackson.
Da una parte il Napoli affronterebbe un Crotone che, realisticamente, dovrebbe cercare ad ogni costo dei punti salvezza. Sarebbero più grandi le motivazioni degli azzurri o degli scaligeri? D’altro canto la Juve affronta il Verona appena retrocesso matematicamente. Già qualche tempo fa però, il Verona fece lo scherzetto: era la penultima giornata della stagione 2015/16, i gialloblu erano già aritmeticamente in B, ma quel giorno c’era da omaggiare l’ultimo match di Luca Toni, bomber vero. La Juventus perse 2-1, lo scudetto era già cucito.
Il 20 maggio si ritirerà Buffon, sarà una giornata memorabile. Dovrà esserci davvero un vento di tempesta per rovinare tutto. I tranquillanti non serviranno a niente.