Io ho visto la partita da solo, ma riesco ad immaginare ognuno di voi cosa possa aver pensato. La gioia di essere avanti già dopo pochi minuti, la sensazione di supremazia quando l’Inter è rimasta in dieci. E poi la lenta e lunga agonia nel vedere una Juve incapace di ammazzare l’avversario. Onore ai nerazzurri che hanno fatto credere a tutti di essere con un uomo in meno, senza però darne dimostrazione: Spalletti riesce a far giocare la sua squadra in maniera ineccepibile, riuscendo ad andare anche al vantaggio che, bisogna ammetterlo, era piuttosto meritato.
La Juve gioca male, sembra appassita. Mi immagino quante incazzature volino in tutte le case, saloni, bar, quanti pugni sui tavoli, quanti urli al televisore. Mi immagino quanti mister mancati vogliono che venga tolto quello e quell’altro per mettere questo e quest’altro, quanto sia buono quello e quanto brocco l’altro. Bisogna vendere tutti, lo scudetto è già sulla strada di Napoli. Perchè alla fine è stato questo il pensiero comune di tutti gli juventini quando, a pochi minuti dalla fine e con una prestazione davvero brutta, la partita era ancora sul 2-1 interista.
Una volta tanto però, l’ultimo minuto è stato il minuto bianconero: nelle ultime settimane è capitato spesso che la Juventus subisse gol all’ultimo minuto, e questa tendenza sembrerebbe che abbia preso piede anche nella Juventus Women (due volte negli ultimi due incontri). Una maledizione che ricacciava in gola la gioia di una vittoria, o di un risultato positivo in qualche modo. Stasera invece, il grido di gioia è tutto bianconero: con rabbia, fortuna, senso del pericolo, forse anche con la forza della disperazione, la Juve esce incredibilmente vincente da San Siro. Quello che è successo negli ultimi minuti è assurdo, e io immagino tutte le vostre reazioni: Allegri che passa da somaro a genio, Higuain da ciccione a salvatore della patria. E il fischio finale che fa godere tutti. Perché anche oggi fare parte della famiglia juventina è una bella sensazione.
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