Allegri e Cuadrado, più di una semplice provocazione – L’ultima domanda della conferenza stampa di ieri rivolta a Massimiliano Allegri riguardava il ruolo di terzino destro. Lichtsteiner e Howedes non hanno convinto contro il Napoli, Barzagli sarà sì impiegato dal 1′, ma da centrale. E allora il tecnico bianconero, scherzando ma non troppo, ha lanciato un messaggio che a primo impatto sembrava tutt’altro che una verità: “Domani giochiamo a 2, senza terzini!“. E, quasi per magia, a fine giornata arrivano le indiscrezioni che non t’aspetti: né Lichtsteiner né Howedes, a destra provato il colombiano Juan Cuadrado.
Cuadrado ha già giocato da terzino nel finale di Sporting-Juventus, quando i bianconeri stavano spingendo per agguantare il pareggio. Ma non bisogna dimenticare che l’attuale numero 7 riccioluto di Allegri ha iniziato la sua carriera in quel ruolo, tant’è che in Italia (Udinese prima e Lecce poi) arrivò con l’etichetta di laterale di difesa di spinta.
Poi la trasformazione. Largo in un centrocampo a 4, avanti ad un altro terzino di ruolo, più difensivo e più adatto per il rognoso calcio italiano; a tutta fascia in un centrocampo a 5, soprattutto con la Fiorentina di Montella; infine, esterno alto d’attacco, facendo impazzire Conte che tanto lo avrebbe voluto nella sua Juventus.
Contro il Napoli, domenica scorsa, le difficoltà della Juventus nel ripartire da dietro con ordine e precisione nei passaggi sono state palesi. Lichtsteiner ha giocato una delle sue peggiori partite da quando è in bianconero, sbagliando di tutto e di più; Howedes, seppur senza errori madornali, ha tenuto spesso il pubblico con il fiato sospeso, concedendosi qualche libertà di troppo in fase di lancio.
L’imperialismo difensivo della Juventus, con un assetto come quello che verrà proposto stasera, sembra volersi prendere un paio d’ore di pausa. Non più “mi attacchi, io mi difendo, riparto e vinco” ma “attacco io, con tutta la mia qualità, perché voglio vincere io“.
L’Impero Romano è diventato grande difendendosi, un po’ come la Juventus di Allegri. James Russell Lowell diceva che solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea. E Max Allegri, per fortuna, non appartiene a nessuna delle due categorie. Giusto cambiare se si è in difficoltà. Giusto sperimentare, se i calciatori lo permettono.
Il duello Perisic-Cuadrado sarà una delle chiavi della sfida di San Siro, con Rugani e Khedira pronti a dare copertura. Ma la sensazione diffusa è che, stasera, la partita si deciderà in base a chi terrà di più la palla. E la Juventus, con Cuadrado e Alex Sandro nel ruolo di terzini, lancia già un segnale molto forte all’Inter. E al campionato.
This post was last modified on 29 Aprile 2018 - 10:56