L’altalena di sabato ha portato ad un quarto d’ora finale in cui i giochi per Juventus Women e Brescia sembravano fatti, sia nel bene che nel male: trovarsi davanti, o dietro, anche solo di un punto cambiava completamente il senso di questo finale di campionato estremamente indeciso. Una delle protagoniste del match di sabato è stata Cecilia Salvai: una muro granitico fino all’89’ minuto, quando la sfortuna ha deciso che oggi era il suo giorno.
UNA SICUREZZA
Cecilia Salvai è uno dei migliori difensori italiani in circolazione, non per nulla è un punto fisso della Nazionale Italiana da anni. Metterla a sinistra o al centro non è un problema per lei, che riesce a chiudere bene gli spazi e ad anticipare bene l’avversaria di turno. Dotata di un buon fisico, sa farsi valere sui calci piazzati e può capitare anche di vederla andare alla conclusione dal limite dell’area. Con Sara Gama forma il duo di centrali più granitico del campionato, 8 gol subiti in 19 gare. E quando una delle due mancava, si sentiva la mancanza: la solidità difensiva è più labile senza una di loro due. Quando Gama rimase fuori a gennaio toccò proprio a Salvai indossare la fascia di capitano: questo a significare quanto sia importante per la squadra e per coach Guarino.
MALEDETTO ANGOLO
Il match con la Fiorentina poteva essere dannatamente decisivo: già aver perso col Brescia in casa significava riaprire completamente il discorso campionato, figurarsi cosa poteva succedere con un’ulteriore sconfitta a Firenze. Salvai è stata di gran lunga la migliore della Juventus, chiudendo la porta ogni volta che qualcuno si avvicinava dalle sue parti. Quando quella palla è entrata è stato davvero un peccato per lei: dopo una partita così bella non meritava di essere ricordata per l’autogol che è costata la sconfitta. Come già rimarcato da tutti però, la contemporanea sconfitta del Brescia nel derby col Mozzanica ha ristabilito la parità tra bianconere e leonesse. E adesso, testa al Ravenna: nessun dubbio su chi deve scendere in campo, il posto di Cecilia non si tocca.
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