Quanta amarezza a Firenze: le Women perdono 2-1 ma rimangono in testa

Si tratta di un match fondamentale per capire se la Juventus Women, al suo primo storico anno in Serie A, possa davvero mettere le mani sullo scudetto. Scrivere il nome sui libri della storia: non basta un cammino pieno di vittorie, basta un solo passo falso per mettere tutto in discussione. Questo è il calcio femminile: non si può mollare niente, ogni passo falso si può pagare.

PRIMO TEMPO

Le padroni di casa vogliono onorare il pubblico giunto al Bozzi nonostante il gran caldo di questi giorni: la temperatura non basta a smorzare il tifo. Guarino lancia Cernoia per la prima volta in stagione e le affianca Bonansea e Cantore, Franssi e Glionna partono dalla panchina. Si torna al 4-3-3 che tante certezze ha dato quest’anno, ma la Fiorentina vuole vincere, e attacca a testa bassa. La prima emozione la regala Guagni con un tiro che trova pronta Giuliani a deviare in angolo. Il portiere bianconero però si rende protagonista di due errori da matita rossa: sul bel tiro al volo di Parisi smanaccia goffamente e la palla, dopo aver colpito il palo, rotola pericolosamente sulla linea; su un rinvio sbaglia completamente la mira e serve Bonetti che, a tu per tu col portiere, manda clamorosamente fuori. La Juve si fa vedere poco o niente: è Caruso la più attiva in avanti, ma i suoi tentativi non sono troppo pericolosi per Ohrstrom. Come se non bastasse all’ultimo minuto si fa male Bonansea. Serve molto di più per vincere.

SECONDO TEMPO

Entra Glionna e subito si fa vedere con un’azione che porta al gol, ma l’arbitro annulla per fallo in attacco. La viola risponde con un tiro di Bonetti che Giuliani devia; sull’angolo Adami tenta il colpo dello scorpione, ma la palla esce. La partita diventa strana: si vive di strappi da una parte e dall’altra ma non ci sono grosse occasioni da rete. Un lampo ancora di Glionna, Ohrstrom deve mettere in angolo di piede. Il gol è maturo, e arriva al 71′: Bonetto sulla sinistra mette una palla in mezzo per Mauro che al volo riesce a toccarla quel tanto che basta per battere Giuliani. Sembra tutto finito, ma su un’azione da calcio d’angolo arriva il pareggio: Caruso sbuccia il tiro al volo, ma Franssi arriva e calcia in rete. 1-1 al Bozzi, ma le notizie belle arrivano da Brescia, perché le leonesse stanno perdendo il derby col Mozzanica. La Juve sogna in grande, va vicinissima al gol con Cantore che spreca con un tiro a lato. Il calcio però sa essere bastardo, e all’ultimo minuto, da un angolo, arriva l’autogol di Salvai, fino a quel momento la migliore della Juventus. Seconda sconfitta consecutiva, ma per fortuna questo passo falso costa poco, vista la contemporanea partita persa del Brescia. Che occasione persa!

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